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Percorsi Rurali alla Scoperta delle Tradizioni Euganee

Percorsi Rurali
Un documentario alla Scoperta
delle Tradizioni Euganee

Il documentario “Percorsi Rurali” (2016) è il risultato del lavoro degli allievi del I° anno della ETNOFILM – Scuola di Cinema Documentario Etnografico, diretta da Fabio Gemo con sede a Monselice, nei Colli Euganei, realizzato con la coordinazione di Luigi di Gianni regista e “padre” del documentario italiano, Alberto Gigante direttore della fotografia e Francesco Liotard per la presa diretta e il montaggio del suono. Attraverso questo documentario etnografico gli allievi hanno voluto raccontare e far conoscere alcuni importanti aspetti della vita dei colligiani, due tradizioni che viaggiano oggi in senso opposto.
Si tratta in primis della coltura dell’ulivo che negli ultimi anni ha visto un accrescimento dell’interesse e successivamente della “cultura” della lavorazione casalinga del maiale, la cui tradizione sta lentamente scomparendo. Fabio Gemo, antropologo e regista, dopo un assiduo lavoro durato anni tra l’Italia ed il sud America ha deciso di tornare nella sua terra natale, i Colli Euganei, per fondare nel 2015 la Scuola di Cinema Documentario Etnografico, che entro il 2018 avrà una sua sede anche in Messico.


Il ritorno alle origini è stato voluto perché Fabio sentiva la necessità di “raccontare” il suo territorio, poco conosciuto in Italia ed all’estero, e considerato a volte dagli abitanti stessi «un parco ludico per il fine settimana o per il buon cibo». Partendo da questo presupposto, l’antropologo con la collaborazione degli allievi, ha voluto mettere in luce le tradizioni rurali del territorio euganeo per valorizzare un importante bagaglio culturale che si sta perdendo. Grazie alla fondazione della sua “Confraternita  dea Brìtoea”, Gemo è venuto in contatto con alcuni colligiani che ancora oggi mantengono la tradizione del “porco fatto in casa”. Un cultura che per decenni è stata il sostentamento delle famiglie contadine e che ora è vista dai più come folclore antico. La lavorazione del maiale documentata in “Percorsi rurali” è un rito di coesione. Non è il maiale in sé il protagonista, ma sono i lavoratori e le famiglie i personaggi principali, che si riuniscono, si aiutano, condividendo tempo, spazi e sensazioni.

Il documentario pone l’attenzione sulla capacità ed esperienza delle mani esperte degli anziani, che con segreti antichi e miscele di spezie impastano, legano ed avvolgono per dare forma a salami, soppresse e altre bontà che verranno poi messi bene in mostra a stagionare. E quando il salame è appeso arriva la soddisfazione del lavoro artigianale, che si trasforma in un momento di festa, di convivialità, per ringraziare le famiglie e gli amici per l’aiuto dato in quella giornata di “morte” che è vita vita per la comunità. Questo collante sociale è arrivato siano ai ragazzi della scuola, che sono stati accolti, dopo alcune “prove”, in una grande famiglia e con la loro capacità di “vedere” in modo diverso le ritualità euganee sono entrati in pieno a far parte della comunità. Cogliendone gli aspetti meno conosciuti e fissandoli per sempre nella pellicola, gli allievi hanno fatto in modo che “morte del porco” non venga vista solo come mero sacrificio ma come un fondamentale rituale di aggregazione sociale, che ancora vive nei Colli Euganei.

Giada Zandonà