Este Comitato Olmo
Comitato Olmo
Ad Este c’è un’area verde in località Olmo, a ridosso del centro storico. Diecimila metri quadri densi di storia da decenni abbandonati a degrado ed erbacce. Il Comitato l’Olmo nasce nel marzo scorso su iniziativa di alcuni residenti che insieme alle associazioni Legambiente, Italia Nostra, l’Altra Este, Spazio Aperto sentono l’esigenza di riqualificare questa vasta area verde che si snoda tra via Olmo, via Salute, le ex Officine Negrello e il parcheggio di via Alessi. Un’area occupata da erbacce tranne pochi giorni all’anno durante i quali l’amministrazione la apre al pubblico per destinarla a parcheggio in occasione di eventi speciali.
La storia
Negli anni ‘70 l’area era stata destinata alla costruzione di un edificio scolastico ma nel corso dei lavori vengono rinvenuti importanti reperti archeologici di epoca romana che fanno tramontare ogni ipotesi di edificazione. Vent’anni dopo l’area viene acquistata dal comune dopo un contenzioso giuridico durato due decenni con l’ex proprietario. L’area è attraversata, in base ai rinvenimenti archeologici, da un tracciato viario di trachite ampio 8 m. che si arresta davanti ad una porta di accesso al foro dell’antica Atheste romana. Si tratta dell’antico Decumanus maximus della città che, insieme al cardo, delimitava il foro. L’area sin dal 1600 ha anche ospitato il cimitero israelitico che, cintato di mura, conteneva alcune lapidi con emblemi delle famiglie Marini, Lustro, Coen e Voghera. Venne spostato in cimitero maggiore il 2 dicembre del 1930.
I progetti comunali sull’area
Il Consiglio Comunale di Este, nel luglio 2008 approva il “Progetto Preliminare di valorizzazione archeologica” per la realizzazione di 237 nuovi posti auto, un punto informazione, un punto ristoro, un servizio igienico, una pensilina per le bici, impianti fognario ed elettrico, valorizzazione dei resti archeologici, giardino lapidario. Il tutto per 2.700.000 euro compreso l’acquisto dell’area, per 250.000 euro. In realtà l’amministrazione sborserà 815.000 euro. La progettazione definitiva del primo stralcio di 600.000 euro è del 2009 e prevede la realizzazione nell’area verso via Pellesina, di 106 nuovi posti auto. Ma il finanziamento regionale non arriva e nel 2013 viene approvato un nuovo progetto definitivo – esecutivo per la realizzare 132 nuovi posti auto, questa volta nella parte tra via Olmo e via Salute. Nemmeno questo progetto però prosegue.
Le nostre proposte
Il Comitato chiede la realizzazione di un’area verde con panchine in legno da posizionare in alcuni angoli dell’ampia area e dove possano trovare refrigerio dall’ afa estiva anziani e bambini. Un giardino botanico. La recinzione in legno del percorso archeologico con l’organizzazione di visite guidate ad opera di esperti archeologi. La gestione dell’area a costo zero per l’amministrazione comunale, con benefici notevoli per i cittadini, l’ambiente che si avvale di un polmone verde, la cultura che potrebbe trovare un punto aggregativo di grande suggestione.
Il sondaggio
Il Comitato presenta in due incontri, il primo con l’assessore all’ambiente Sergio Gobbo il secondo con la sindaca Roberta Gallana, il risultato di un sondaggio che il Comitato ha raccolto in un mese di banchetti in piazza Maggiore e nel quartiere Salute. Centoventi questionari compilati da altrettanti cittadini, il 50% dei quali residenti nell’area Olmo, nel quale si indica la destinazione a verde dell’area Olmo. Il Comitato organizza inoltre cinque incontri pubblici sui temi archeologico, storico e per presentare i risultati del questionario, tutti frequentatissimi. Gli ultimi due a novembre e dicembre dedicati alla storia delle ex Officine Negrello e agli esempi di orti urbani nella Bassa Padovana.
Puliamo l’Olmo
Uno degli appuntamenti più importanti per la battaglia del Comitato è stata la giornata proposta da Legambiente “Puliamo il mondo” declinata in città con la manifestazione “Puliamo l’Olmo”. L’amministrazione ha negato l’accesso all’area adducendo che si trattava di un cantiere. I residenti hanno perciò tagliato le erbacce e i rami degli alberi che fuoriuscivano dalla rete metallica dell’area. Un atto di impegno civile contro la chiusura dell’amministrazione comunale ad ogni forma di collaborazione. Per il comune infatti le nostre richieste erano impossibili da accogliere causa un costo presunto di ben due milioni di euro. Non capiamo su quale progetto ha calcolato una tale somma visto che noi non ne abbiamo presentato alcuno!
Proseguiremo il nostro cammino
In novembre abbiamo raccolto le firme a sostegno di una petizione rivolta al consiglio comunale ed organizzato due serate pubbliche di discussione. Con la petizione invitiamo il consiglio a ridiscutere la destinazione dell’area, tenendo presente che il Regolamento per la disciplina, delle aree verdi, prevede l’adozione di aree verdi da parte di cittadini e associazioni senza oneri per il Comune. Sono necessarie 100 firme: ne abbiamo raccolte 270, oltre cento i residenti del quartiere. Il prossimo appuntamento è per il 6 dicembre sul giardino botanico. Interverranno Giada Zandonà del giardino botanico del Parco Buzzacarini di Monselice e Luca Vigato di quello di Casa Marina sui Colli Euganei. Ci si trova nella sala grande del chiostro delle Consolazioni alle 21. La battaglia continua.
Info:
Facebook: Comitato Olmo Este