Il Ramarro

Ramarro, Lacerta bilineata
il Ramarro
un Amico Verdissimo

Il Ramarro o Lacerta bilineata, è un sauro della famiglia dei Lacertidi. È un insettivoro di medie dimensioni con abitudini diurne, di forma elegante e slanciata, di colore verde brillante.

Ottimo arrampicatore!
Le sue dimensioni superano i 30-40 cm di lunghezza con la coda, che è 1 volta e mezza più lunga del corpo e che viene usata come arma di difesa. Il dimorfismo sessuale è abbastanza evidente, le femmine hanno una colorazione verde meno brillante della livrea del maschio, variegato da una fine punteggiatura scura, nera o marrone con sfumature gialle. La testa è piccola e presenta alla base due membrane timpaniche. É molto rapido nei movimenti, infatti è un ottimo corridore, nuotatore, saltatore ed arrampicatore.

Sono velocissimo!
La sua dieta è basata sulla cattura e sul consumo di insetti, cavallette, larve, bruchi, rettili, piccoli artropodi, ma integra l’alimentazione con frutta, bacche e grazie alle potenti mascelle, può nutrirsi anche di uova. É velocissimo, sia nella cattura delle sue prede, sia per scappare dai predatori.

Mi tingo di blu!
La stagione dell’accoppiamento avviene tra aprile e maggio, in questo periodo la gola del maschio si tinge di blu inteso, così da intimorire i contendenti alzando la testa in modo aggressivo. L’accoppiamento avviene con un morso del maschio al fianco della femmina per trattenerla, ed essa, dopo alcune settimane depone in un nido sottoterra circa 10-20 uova che si schiuderanno in 3 mesi. I cuccioli sono di colore marrone per mimetizzarsi meglio con il suolo e risultano già autonomi alla nascita, senza bisogno di alcuna cura da parte della madre.

Perdo la coda!
Sono molti i suoi predatori, come uccelli, faine, serpenti e roditori. Ma il nostro amico utilizza uno speciale stratagemma per difendersi: quando è in pericolo la sua coda si stacca ed il predatore, attratto e disorientato dal movimento che essa produce, lascia il tempo al ramarro di scappare. Il suo principale nemico è però l’uomo, che attraverso l’uso di pesticidi ha causato in certi luoghi una rarefazione della specie.

Dove sono!
Nei Colli Euganei è facile vederlo ai margine dei boschi, steso sulle pietraie al sole o lungo gli alvei dei fiumi. Nella zona di Terre Bianche e del Monte Pirio è frequente incontrarlo mentre si scalda al sole.