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Nicolò Tommaseo nei Colli Euganei

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Nicolò Tommaseo nei Colli Euganei

I versi latini del Tommaseo costituiscono una gustosa passeggiata
nel territorio euganeo tra luoghi storici, descrizioni naturalistiche
e ampie citazioni classicheggianti. I versi dedicati a Torreglia erano
in assoluto una delle sue prove in latino migliori, di cui si dichiarava
soddisfatto anche col passare dei decenni.

Niccolò Tommaseo (1802-1874) è un letterato italiano generalmente poco conosciuto anche se sono assai numerose le scuole e le strade a lui dedicate. Nato in Dalmazia a Sebenico, dopo i primi studi presso il Seminario di Spalato, si iscrisse poi all’Università di Padova dove conseguì la laurea in utroque iure. A questo periodo giovanile patavino risale i contatto del Tommaseo con i Colli Euganei e una vicenda letteraria assai curiosa e dall’alto spessore letterario. Da giovanissimo studente universitario a Padova, nel 1819 il Tommaseo si recò infatti nel vicino paese di Torreglia nei Colli Euganei in visita al professore Giuseppe Barbieri (1774-1852). Il Barbieri era docente all’Università di Padova di diverse discipline, monaco benedettino nell’abbazia di Praglia fino alla soppressione napoleonica, continuò a essere sacerdote secolare, grande oratore, letterato, poeta e professore. L’abate Barbieri visse fino alla morte in una villa a Torreglia, tuttora esistente e ora di proprietà della famiglia Verson collocata sul Colle della Mira. Villa Barbieri si incontra immediatamente al termine del sentiero Carromatto che sale dall’Antica Trattoria Ballotta fino alla sommità dell’altura centrale del paese di Torreglia. Per il suo intenso legame con questi luoghi il Barbieri volle essere sepolto nella Chiesa di San Sabino sulla sommità del colle dove è collocato il suo sepolcro.

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Il Barbieri notò a lezione la bravura del giovanissimo studente e lo invitò a casa sua. Dopo l’incontro torregliano il geniale adolescente compose un carme di ben 87 esametri latini intitolato Tauriliae descriptio (Descrizione di Torreglia), che poi il Barbieri decise, con un grande gesto di promozione, di pubblicare in una delle sue opere. Se dobbiamo credere al Tommaseo, critico di se stesso in età adulta e senile, i versi a Torreglia erano in assoluto, tra circa una cinquantina di composizioni, una delle sue prove in latino migliori, di cui si dichiarava soddisfatto anche col passare dei decenni. La prima e unica edizione integrale del poemetto si trova in G. Barbieri, Opere, 2. Veglie Tauriliane, Padova, Crescini, 1821. Nel 1974, nelle celebrazioni per il centenario della morte del Tommaseo, viene collocata nella Chiesa di San Sabino a Torreglia Alta, una targa a firma di Carlo Diano (1904-1974), con una scritta che è rimasta per quarant’anni l’unica traccia visibile di questa vicenda che lega il Tommaseo ai Colli Euganei.

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I versi latini del Tommaseo costituiscono una gustosa passeggiata nel territorio euganeo tra luoghi storici, descrizioni naturalistiche e ampie citazioni classicheggianti.
Ad oggi la raccolta completa dei componimenti in lingua latina del Tommaseo è ancora in fase di studio e composizione e una delle maggiori artefici di tale impresa è la prof.ssa Patrizia Paradisi. Nel 2015 la Parrocchia di Torreglia, che organizza dal 2001 il premio biennale di poesia San Sabino Parola e Mistero, ispirato all’omonima pieve, intraprende all’interno dell’Ottava Edizione del concorso letterario, alcune iniziative per la riscoperta e promozione del carme che culminano con la pubblicazione che possiamo ora gustare in questo autunno. Il volume Cantiamo Torreglia intende riscoprire la poesia del Tommaseo e attraverso di essa proporre un’esperienza di incontro con il paesaggio euganeo tra natura e letteratura. Si tratta di un altro esempio di Experience Book, concetto e realizzazione di un libro diversi dal solito dove si intende suggerire e alimentare un’esperienza che unisce lettura, cammino, riflessione, incontro. L’opera è composta da diversi elementi intrecciati tra loro: il testo originale latino della poesia, la traduzione italiana filologica, il commento alla poesia a cura della prof.ssa Patrizia Paradisi, eminente studiosa di Pascoli e Tommaseo; una traduzione italiana poetica a cura di Giuseppe Zamarin e Marisa Boschi; le fotografie di Torreglia e dei Colli Euganei di Gianluca Canello disposte – a commento della poesia – in un itinerario esperienziale storico letterario a Torreglia, illustrato anche da mappe create appositamente. Il testo della poesia del Tommaseo è proposto anche in traduzione in lingua inglese e tedesca con brevi note di commento. Il percorso di cammino e lettura è accompagnato con l’inserimento di alcuni link online dove è possibile ascoltare dei brani pianistici appositamente composti per l’Experience Book dal M° Andrea Pavanello.

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L’intero volume e la Presentazione sono a cura della storica dell’arte Lucia Marchesi, mentre l’ideazione del progetto e la Postfazione sono del teologo Giulio Osto. Impreziosisce l’opera una autorevole Prefazione del “decano” dei latinisti italiani il filologo Alfonso Traina. Dopo quasi un secolo di dimenticanza questo testo poetico ispirato e dedicato ai Colli Euganei ritorna a vivere e diviene teatro per l’ennesima riscoperta di quei mirabili intrecci tra poesia e paesaggio dei quali i Colli Euganei continuano a essere grembo. Per ogni informazione consultare il sito dell’Editore: www.edizioniproget.it

Lucia Marchesi e Giulio Osto