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4 Modi per usare la Zucca

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4 Modi per usare la Zucca

Utilizzata non solo in cucina, ma anche in cosmesi e in medicina, la zucca viene persino usata come contenitore e come utensile.  Il termine zucca deriva da “cocutia” (testa), poi trasformato in “cocuzza“, “cozuccae” e, infine, zucca. È originaria dell’America Centrale e i semi più antichi, ritrovati in Messico, risalgono al 7000-6000 a.C. Nel nord America la zucca rappresentava un alimento “base” della dieta degli Indiani e infatti i primi coloni impararono da loro a coltivarla. Insieme alla patata e al pomodoro, è stato uno dei primi ortaggi esportati dopo la scoperta dell’America.
Scopriamo insieme 4 modi per utilizzare la zucca, alimento tipico del periodo autunnale:

In cucina

I semi, possono essere mangiati previa salatura ed essiccazione (od arrostimento in forno); anche i fiori sono mangerecci, e sono squisiti fritti o, semplicemente, scottati in padella come base per frittate o pasta.

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La polpa di zucca si presta eccellentemente a mille impieghi: infatti, dopo averla privata della scorza (procedura comunque piuttosto complessa perché molto dura e massiccia) la zucca può essere cotta a vapore o bollita per preparare zuppe e minestroni, ma può essere anche tagliata a cubetti e cucinata in padella come le classiche patate arrosto, aggiungendo quindi olio extravergine d’oliva, sale, pepe e anche il rosmarino. Un metodo alternativo per preparare la zucca è la cottura al forno: dopo aver tagliato la zucca a metà, privata dei semi ed accuratamente lavata, può essere tagliata a spicchi e cucinata direttamente in forno. Ma gli impieghi della zucca in cucina non sono ancora finiti: infatti, la polpa lessata o cotta in padella, dopo essere stata schiacciata, può costituire la base per torte e dolcetti originali.

Cosmesi

Con la sua polpa, si possono preparare alcune semplici maschere per il viso, utilissime per idratare la cute, levigare la pelle e pulirla profondamente.
Inoltre, le maschere a base di zucca sono indicate anche per lenire le scottature.
Esempio di maschera per il viso: schiacciare alcuni semi con uno spicchio di polpa di zucca, mescolare la poltiglia ottenuta con un po’ di miele, applicare il composto sul viso e lasciare riposare il tutto per alcuni minuti.

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Le pelli grasse con punti neri, grazie alla maschera di zucca, risultano più pulite ed idratate.
Essendo ricca di carotenoidi, la polpa è anche particolarmente indicata per fissare l’abbronzatura e, nel contempo, s’inserisce tra gli ipotetici alimenti utili per la prevenzione dalle forme tumorali.

Salute

Contrariamente a quanto si possa pensare, la zucca, dolcissima e gustosa, è un alimento amico delle diete povere di calorie, adatta persino ai diabetici per la scarsità in termini glucidici.
L’ortaggio s’inserisce tra gli alimenti ipocalorici, apportando solamente 18 Kcal per 100 grammi di prodotto: ciò è dovuto all’ingente quantità d’acqua in essa contenuta, stimata addirittura intorno al 94,5%. I carboidrati ammontano al 3,5%, mentre le proteine, pochissime, ne costituiscono solo l’1,1%. I grassi, pressoché assenti, rappresentano circa lo 0,1%.

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Essendo arancione, è intuibile come la zucca sia miniera di caroteni e pro-vitamina A; è ricca di minerali, tra cui fosforo, ferro, magnesio e potassio; buono anche il quantitativo di vitamina C e di vitamine del gruppo B.
Inoltre, l’olio ricavato dai semi si zucca è ricco di acido oleico e linoleico: questi acidi grassi espletano la loro attività terapeutica in sinergia con carotenoidi e protoclorofille, come rimedio naturale per l’iperlipoproteinemia. L’impiego terapico dell’olio di semi di zucca è consigliato anche nella profilassi dell’arterosclerosi. Oltre quanto detto, la zucca trova impiego anche per alleggerire problemi nervosi; da ultimo, ma non certo per importanza, la zucca espleta buone proprietà rinfrescanti, diuretiche, lassative e digestive.

Decorazione

In occasione del 31 ottobre, nei paesi anglosassoni, e in particolare negli Stati Uniti, è usanza esporre la tradizionale zucca di Halloween. Si tratta di una zucca completamente lavorata a mano, privata della sua polpa interna e opportunamente decorata con tagli sulla superficie, pensati per ricreare volti più o meno spaventosi. In alternativa, esistono delle zucche di Halloween che rappresentano streghe, fantasmi e qualsiasi altra immagine relativa all’universo dell’ignoto. Proprio nei paesi di lingua inglese, questa zucca prende il nome di Jack-o’-lantern, una definizione derivata dalla leggenda che, per coltura popolare, ne definisce l’usanza.

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Secondo la tradizione, Jack era un avaro fabbro di origine irlandese, conosciuto per la sua passione per l’alcol, oltre che per la sua astuzia. Una sera, recatosi presso la sua locanda preferita per ubriacarsi, sembra che il fabbro abbia incontrato il Diavolo in persona sul suo cammino, pronto a rubargli l’anima. L’uomo non si perse però d’animo e, approfittando proprio della sua furbizia, convinse il demone a trasformarsi in una moneta affinché potesse concedersi un’ultima bevuta. Jack prese quindi la moneta in questione e la infilò in tasca, di fianco a una croce d’argento, e così impedì al Diavolo di riprendere le sue sembianze. Con la promessa di concedergli ancora 10 anni di vita, Jack permise a Satana di fuggire: trascorsi due lustri, però, il Diavolo si ripresentò nuovamente sul cammino del fabbro. Questa volta, l’uomo chiese di poter cogliere la sua ultima mela prima della morte e, sempre con astuzia, tracciò una croce sul tronco dell’albero, impedendo così al demone la sua discesa. Dopo una lunga discussione, il Diavolo acconsentì di evitare la dannazione eterna all’irlandese, a patto di non incontrarlo più sulla sua strada. Quando Jack morì, qualche anno più tardi, venne spedito all’Inferno per la sua vita ricolma di bugie e peccati: il Diavolo, tuttavia, ne rifiutò l’ingresso mantenendo fede alla sua promessa e, per aiutare l’uomo a vagare fra le anime disperse, gli fornì un tizzone di fuoco eterno, che Jack adagiò all’interno di una rapa ormai vuota che portava con sé. Nacque così l’usanza di Halloween, tanto che negli Stati Uniti per decenni vennero scelte proprio le rape per le decorazioni del 31 ottobre, anziché le attuali zucche.

Alessandra Castagna