Entoloma saundersii
ENTOLOMA SAUNDERSII
VAR. HIEMALE
Sinonimi: Entoloma saundersii
N.V. Entoloma invernale
Cappello: da 4-10(12) cm. subgloboso, campanulato, spianato, depresso, ma sempre con un largo umbone molto pronunciato, cuticola con fibrille innate radiali, di color grigio, bruno marrone scuro, con riflessi argentati, il margine lungamente involuto a volte ondulato, liscio.
Lamelle: molto larghe, alte, con numerose lamellule di varia lunghezza, arrotondato annesse al gambo, sempre erose sul filo, di colore grigio, carnicino rosato, con l’età diventano salmone rossastre. Sul fondo si intravedono delle nervature traversali molto evidenti.
Gambo: 4-8 x 0,7-2 cm. a volte corto, alto, slanciato, sempre sinuoso ricurvo, attenuato in alto, contorto e ingrossato alla base, tutto rivestito da striature fibrillose molto incavate con l’età, di colore grigio nocciola, biancastro in basso.
Carne: bianca, tenera sul cappello, fibrosa midollosa nel gambo, odore forte di farina, sapore dolce.
Spore: 11,5-12,5 x 9,5-11 micron, poligonali, angolose. Sporata: rosa.
Habitat: lo possiamo trovare sotto olmi, arbusti di rosacea, in pieno inverno. Località: “Treponti di Teolo”, “Fontana Maggiore”, “Sasso Crugnoeo”, Teolo.
Commestibilità: commestibile.
Osservazioni: Questo fungo l’ho visto e raccolto soltanto tre volte in trent’anni di ricerche, è facile ora determinarlo con i nuovi testi specialistici che abbiamo a disposizione. La stagione di crescita è alquanto particolare, si trova in pieno inverno La prima volta l’ho raccolto il 20 di gennaio in un sentiero esposto a sud, non lontano vi erano alcuni olmi, credo che la crescita si completi già sotto terra,
perché notai del terriccio e fogliame rialzato e sotto c’erano i funghi assiepati con il cappello a grandezza naturale mentre il gambo era tutto infossato nel terreno, è un fungo piuttosto raro nei colli Euganei.
I Funghi, in Gastone Cusin, Giancarlo Zanovello (a cura di), I Funghi dei Colli Euganei, 2012.
Testo e Foto di proprietà del Gruppo Micologico Naturalistico Culturale di Monselice e Teolo, per loro gentile concessione.