Volvariella loveiana
VOLVARIELLA SURRECTA
Sinonimi: Volvariella loveiana
Cappello: 3-6 cm. campanulato, convesso, mai piano, con un leggero umbone poco pronunciato, cuticola tutta ricoperta da una fine fibrosità lanuginosa sericea, colore da bianco a grigio nocciola, margine spesso arrotondato, a maturità fessurato.
Lamelle: molto fitte, alte, con numerose lamellule di varia lunghezza, arrotondate e libere dal gambo, inizialmente bianco carnicino, rosate, infine rossastre con il filo bianco pruinoso.
Gambo: 4-6 x 0,8-1 cm. non molto lungo, quasi sempre ricurvo, attenuato in alto, pieno, poi farcito striato e fibrilloso pruinoso, color bianco cenere, ingrossato alla base. Volva : ampia, spessa, membranosa, lobata, bianca, fioccosa e libera dal gambo.
Carne: tenera, molle nel cappello, fibrosa compatta nel gambo, di color bianco, odore aromatico, acerbo, sapore mite di rapa.
Spore: 5,5-6,5 x 3,5-4,5 micron, ellissoidali, lisce. Sporata: bruno-rossastro.
Habitat: cresce in autunno sui carpofori della Clitocybe nebularis. Località : “Parco delle Frassanelle”, Monte Lonzina, Monte Ventolone, Monte Rusta.
Commestibilità: senza valore di commestibilità.
Osservazioni: senza dubbio si tratta di un funghetto piuttosto raro sui Colli Euganei. Personalmente l’ho visto una sola volta portato da un socio del gruppo, devo dire che è un bellissimo fungo che cresce soltanto in autunno, sul cappello della Clitocybe nebularis, a piccoli gruppi riuniti e concrescenti in un unico cespo tutti di color bianco puro, il micelio di questi funghetti invade il cappello del fungo che lo ospita, come si nota nella foto, parassitandolo, fino a renderlo deforme, più crescono rigogliosi gli ospiti, più va in decomposizione.
I Funghi, in Gastone Cusin, Giancarlo Zanovello (a cura di), I Funghi dei Colli Euganei, 2012.
Testo e Foto di proprietà del Gruppo Micologico Naturalistico Culturale di Monselice e Teolo, per loro gentile concessione.