Amanita citrina »
Questo fungo è probabilmente innocuo, ma non viene raccolto dalla nostra gente forse per la somiglianza con l’Amanita phalloides, per le sue molteplici possibilità cromatiche con le quali si può presentare.
Amanita gialla »
Fungo molto bello per il suo colore giallo oro, che possiamo scambiare con l’Amanita citrina non commestibile e con l’Amanita pantherina velenosa, che ha le stesse caratteristiche, la striatura al margine del cappello, carne bianca, volva con più anellini sul gambo. Comunque questa specie, l’Amanita junquillea, ultimamente viene considerata tossica.
Farinaccio »
Fungo che arriva a dimensioni ragguardevoli, molto bello, bianco candido. Difficilmente lo si può confondere o scambiare con le Amanite velenoso mortali
Squamanita schreieri »
Fungo molto raro trovato solamente due volte in trent’anni nella zona Euganea. Ricordo la prima volta, che ho incontrato questo esemplare dai colori vistosi, tutto ricoperto da peli setosi, con il gambo a forma di trottola
Bubbola minore »
Questo fungo è stato molto ricercato e consumato dalla nostra gente in passato. Cresce in autunno nei campi coltivati, tra i filari delle viti, nei parchi e giardini fra l’erba.
Collybia con la Ghetta »
Cresce in piccoli gruppi a file nei boschi misti di Quercia, Frassino, Carpino, dall’estate all’autunno nei luoghi umidi, ma luminosi come lungo i sentieri, su detriti vegetali, una volta raccolto lo si riconosce subito soprattutto per il “calzare” peloso e biancastro che porta sul gambo, che è sempre inglobato da terra e fogliame.