Entoloma sepium
ENTOLOMA SEPIUM
Sinonim: Rhodophyllus sepium
Cappello: da 3-10 cm. conico, convesso, poi piano, rialzato al centro, con un largo umbone, la cuticola è liscia, traslucida, umida, a tempo secco si screpola facilmente, di color biancastro nocciola, con sfumature ocra, crema pallido, il margine è sottile involuto ondulato a volte fessurato.
Lamelle: non molto fitte, spaziate, larghe, con numerose lamellule discontinue, arrotondato smarginate, ma unite con un dentino al gambo, color biancastro, rosa carnicino, a maturazione delle spore rosa brunastro, con il filo seghettato.
Gambo: 4-10 x 0,5-2 cm. slanciato, cilindrico, quasi sempre ricurvo, riunito ad altri esemplari, attenuato alla base, tutto striato e fibrillato, di color biancastro con tonalità carnicine.
Carne: tenera, fragile sul cappello, compatta fibrosa nel gambo, di color biancastro, ma presto invasa da larve, dove viene erosa si colora di giallo aranciato, odore farinaceo o di noce di cocco, sapore dolciastro.
Spore: 7,5-10 x 7-9 micron, poligonali, angolose, con 5-7 angoli, lisce, ialine. Sporata: ocraceo-rosa.
Habitat: cresce nei giardini, nelle siepi, al limite dei boschi, soprattutto sotto Prunus spinosa. Località: “Passo delle Fiorine” Monte Cecilia, Monte Rion, Monte Ceva, ecc.
Commestibilità: discreta, dopo prebollitura per il gusto dolciastro.
Osservazioni: è un tipico fungo primaverile, cresce anche nei nostri giardini, al limite dei boschi, ovunque si trovino piante di Prunus spinosa “bronbigioi” nell’erba, verso la fine di aprile, mai singolo ma a file o cerchi, anche cespitoso, con numerosi esemplari. E’ un fungo traslucido, biancastro, con le lamelle rosate, quando lo si raccoglie allo sfregamento o alla frattura della carne emana un profumo dolciastro come di noce di cocco. Lo si può confondere con l’Entoloma sinuatum “lividum”, (velenoso) per il colore e sapore, ma quest’ultimo cresce in autunno e non in primavera in un habitat completamente diverso ed è di taglia più grande.
I Funghi, in Gastone Cusin, Giancarlo Zanovello (a cura di), I Funghi dei Colli Euganei, 2012.
Testo e Foto di proprietà del Gruppo Micologico Naturalistico Culturale di Monselice e Teolo, per loro gentile concessione.