Falso chiodino
HYPHOLOMA SUBLATERITIUM
Sinonimi: Nematoloma sublateritium
N.V. Falso chiodino
Cappello: 3-10 cm. emisferico, convesso, infine disteso, a volte umbonato, cuticola asciutta liscia, color rosso mattone al centro, più chiaro al margine, con residui fioccosi del velo parziale.
Lamelle: molto fitte, con molte lamellule aderenti al gambo, color giallo, crema, verdognolo, poi a maturazione delle spore violacee con il filo giallastro.
Gambo: 5-10 x 0,5-1,5 cm. molto slanciato, cilindrico, sodo, ingrossato in basso, finendo radicante, confluente ad altri esemplari, infisso sul legno in cui vive, la base del gambo è rossastra, la parte superiore è giallo ocraceo, porta una cortina evanescente color bluastro scuro.
Carne: tenera nel cappello, fibrosa e compatta nel gambo, biancastro giallognola, odore fruttato, sapore amaro.
Spore: 5,5-7 x-3,5-4,5 micron, ellissoidali, lisce, con poro germinativo. Sporata: color violetto.
Habitat: cresce nelle ceppaie di molte piante di latifoglia, soprattutto castagno. Località: Monte Grande, Monte Solone, Monte Venda, Monte della Madonna, Monte Rua, “Laghizzolo.
Commestibilità: non commestibile, leggermente tossico.
Osservazioni: nei “nostri boschi” cresce fin dalla primavera, nelle ceppaie di castagno marcescenti, lo si distingue dall’Hypholoma fasciculare per il suo colore rosso mattone e mai giallastro, ma anche per la taglia più robusta. Una curiosità di questo fungo, il micologo “Arthur – Flury” di Basilea sostiene da esperienze fatte personalmente che l’Hypholoma sublateritium è molto efficace nelle terapie antireumatiche. Noi sconsigliamo di usarlo in questo senso perché il fungo non è commestibile, basta la carne amara per farlo rifiutare, poi provoca disturbi gastrointestinali.
I Funghi, in Gastone Cusin, Giancarlo Zanovello (a cura di), I Funghi dei Colli Euganei, 2012.
Testo e Foto di proprietà del Gruppo Micologico Naturalistico Culturale di Monselice e Teolo, per loro gentile concessione.