Fior d’Arancio DOCG
Fior d’Arancio DOCG
Nel 2011 un prodotto dolcissimo, originalissimo ed esclusivo dei Colli Euganei ha ricevuto la denominazione DOCG. Un meritato riconoscimento per le caratteristiche assolutamente uniche del Vino Fior d’Arancio. Il microclima e i terreni ricchi di marne euganea e scaglia rossa fanno del territorio dei Colli Euganei il luogo di produzione ideale per la coltura di questo vitigno che nel 1994 è stato identificato all’interno della grande famiglia dei Moscati come “Moscato Giallo” ed iscritto negli elenchi delle DOC italiane e posto sotto la tutela del Consorzio Vini Colli Euganei. L’origine del termine “moscato” sembra derivare da muscus, che in lingua tardo-latina significava “profumato”, mentre l’origine del vitigno si fa risalire alla Siria. Il suo grappolo è di medie dimensioni, con acini sferoidali dalla buccia spessa, consistente e pruinosa; la polpa è leggermente croccante con un sapore gradevole e dolce. È un vitigno piuttosto vigoroso ed esprime una produzione buona e costante, predilige i terreni collinari, calcarei di medio impasto ricchi di scheletro. Nel quadro aromatico del vino Fior d’Arancio esistono qualitativamente più o meno gli stessi composti terpenici (miscele di sostanze che conferiscono a fiori o piante un caratteristico odore o aroma) presenti nelle uve classificate come “aromatiche”, ma in questo vitigno sono diversi i rapporti quantitativi (3, 5 volte superiori). Queste sostanze sono responsabili di quelle particolari sensazioni gusto-olfattive definite “aroma primario”. Infatti nella sua vinificazione non sono richieste tecniche particolari volte ad aumentare il corredo aromatico del mosto, perché nell’ambiente euganeo queste uve presentano da sé tenori in composti terpenici molto elevati. La denominazione di DOCG è di straordinaria importanza, perché per la prima volta un vino euganeo è entrato nella stretta cerchia dei vini italiani più blasonati, riconoscendo il particolare ambiente di produzione e l’originalità del prodotto. La coltivazione è ammessa solo all’interno di determinati comuni ed anche le operazioni di vinificazione devono essere effettuate entro i limiti dati dal disciplinare. Negli ultimi anni si è vista crescere nei produttori euganei la consapevolezza di avere tra le mani un prodotto davvero unico, che si offre in un’ampia serie di possibili abbinamenti ed accostamenti. Il Fior d’Arancio si presenta generalmente come un vino di colore paglierino, con un bouquet aromatico e fresco e dal sapore tra i più eleganti, di particolare fragranza.
Le tipologie di produzione contemplate dal disciplinare sono tre: il Fior d’Arancio Secco dal profumo delicato, ricco di sfumature che ricordano gli agrumi e i fiori bianchi, tra i quali spicca la zagara, ottimo come aperitivo, accostato a stuzzichini o piatti dai caratteri affumicati e aromatici. Nella versione Spumante si apprezza in modo particolare il bel colore paglierino con riflessi verdolini, il perlage minuto e allegro e la spuma persistente, da abbinare a dolci e creme che esaltino la sua dote aromatica. Il Fior d’Arancio Passito, alle cui note moscate si aggiungono quelle di albicocca e di vaniglia, con sentori di frutta passa e miele, ha ampi spazi di servizio. Viene abbinato a formaggi erborinati e stagionati (perché è capace di gestire in maniera perfetta la pulizia dai grassi e accompagnare l’evoluzione aromatica), a tartufo e paté di foie gras, o con pasticceria secca e speziata. Il Fior d’Arancio si propone come un vino per tutti e per tutti i gusti, ma soprattutto un vino che porta con se l’anima dell’uva ed i profumi della terra, un vino che esprime tutte le peculiarità e l’unicità dei Colli Euganei.
Info
www.confraternitadelfioredarancio.it
fior@confraternitadelfioredarancio.it