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Gastone Cusin La mia Vita nel Verde

Gastone Cusin

Gastone Cusin,
La mia Vita nel Verde

Durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1944, in un periodo triste e buio, nasce a Monselice un bambino con in bocca già un dentino. La fame che la madre aveva patito in gravidanza si è riversata sul piccolo nascituro Gastone Cusin, in arte Regi.

«La fame si è inserita nel mio dna, non mi sento mai sazio. Ma non sto parlando di cibo, il mio non è solo il bisogno di nutrire il corpo, questa fame si manifesta in tutta la mia vita, nell’assoluto bisogno di scoprire, conoscere e condividere». L’amore per il verde, la sete di ricerca, cominciano a farsi sentire sin da piccolissimo: «Avevo poco più di 6 anni quando trovai in campagna dei funghi bianchi, con un anello attorno al gambo. Mia madre, mi disse che tutti i funghi con anello si potevano mangiare. Questa fu la prima informazione errata che appresi sul mondo dei funghi… e per fortuna che non li abbiamo mangiati». Da quel giorno Regi comincia a dedicare la sua vita a scoprire e a conoscere in maniera approfondita il mondo del verde, della micologia e della botanica. «Quando ho cominciato ad indagare nel magico mondo dei funghi, essi erano ancora inclusi nel regno delle piante, non erano ancora stati scissi nel loro regno. Era una sfida, pochissime persone allora studiavano micologia ed esigue erano le informazioni corrette che si riuscivano a reperire». Nel 1986 per approfondire e condividere le sue passioni, fonda assieme ad una trentina di persone il Gruppo Micologico di Monselice: «Al primo incontro ho allestito un tavolo con funghi epigei e specie botaniche, tutte corredate da un cartellino con il loro nome scientifico. I partecipanti erano entusiasti e sono rimasti con me sino ad oggi».
Da allora il Gruppo, che oggi conta oltre 150 iscritti, si incontra tutte le settimane ed allestisce importanti mostre micologiche e botaniche oltre che organizzare corsi e laboratori a scopo didattico e divulgativo, per la tutela della salute e per la salvaguardia dell’ambiente. «Uno degli aspetti più belli ed importati di ciò che faccio è accompagnare bambini, persone e gruppi a camminare nei Colli Euganei per scoprire i loro tesori nascosti. Questo mi da una gioia immensa e mi sprona a continuare a far innamorare uomini e donne del magico mondo del verde».Gastone Cusin, Giardino Botanico

Un’altra grande passione di Gastone sono le orchidee spontanee, per le quali ha dedicato anni ed anni di ricerca: «Ho passato i giorni più belli della mia vita a cercare le stazioni di orchidee nei nostri Colli… sino a quando non sono arrivati i cinghiali, che stanno mettendo in serio pericolo la sopravvivenza di questi insostituibili tesori». Ma non solo botanico e micologo, l’animo di Regi è invaghito dell’essenza femminile, dell’immagine della donna per la quale ha scritto numerosi canti poetici. Oltre a composizioni di carattere romantico ha pubblicato nel 2013 una ricerca durata oltre 30 anni relativa ai Tesori naturalistici di Monte Calbarina e nel 2012 in collaborazione con Giancarlo Zanovello “I Funghi dei Colli Euganei”. Da molti anni cura il Giardino Botanico allestito con piante vive in vaso negli spazi esterni nella sede della propria Associazione. Nel 2014, con due suoi fedeli collaboratori ha realizzato uno spazio importantissimo per la didattica “il Giardino Botanico di Monselice” con oltre 250 specie botaniche presenti. «Prima di queste verdi passioni c’è una cosa importantissima: la mia famiglia, composta da quattro figli ed otto nipoti. Mia moglie Sonia è stata una benedizione, mi ha sempre sostenuto ed aiutato, è la mia preziosa collaboratrice, il fiore più raro e meraviglioso che ho incontrato nel mio cammino».

Giada Zandonà