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Geologia del complesso Monte Venda e Monte Vendevolo

Monte Venda e Monte Vendolo
Geologia del Complesso
Monte Venda e Monte Vendevolo

Il Monte Venda è il rilievo più alto del gruppo collinare euganeo, con i suoi 601m slm può correttamente essere definito un monte secondo i parametri della geografia fisica, per cui con tale termine si definisce un corpo roccioso che supera i 600 m. Tutti gli altri corpi del gruppo collinare sono chiamati impropriamente monti, ma in realtà sono colli, come il Monte Vendevolo che misura 460 m di altezza e si erge di fianco al Venda, nella zona centrale dell’acrocoro euganeo tra Galzignano Terme, Cinto Euganeo e Teolo.Monte Venda

Nel secolo scorso alcuni autorevoli geologi ritenevano che il Venda fosse un grande vulcano da cui sarebbero fuoriuscite enormi colate di lava, dando luogo a tutti i colli circostanti. Tale teoria si è poi dimostrata insostenibile. Se analizziamo la morfologia del Monte Venda si nota una curiosa particolarità: visto da sud e da nord il rilievo presenta una forma ad ampio ventaglio, mentre da est o da ovest il profilo risulta marcatamente acuto. Come ben confermato dalle indagini di tipo geofisico, questa particolare morfologia, non molto comune negli Euganei, è giustificata dal particolare apparato eruttivo che ha originato il colle. Si tratta in effetti di un duomo lavico, o cupola di ristagno, formatosi per l’apertura di una fessura della crosta terrestre da cui è traboccata una lava molto viscosa, in quanto molto ricca di silice.

Schema GeologicoLa lava non si è pertanto dispersa, ma si è accumulata presso il distretto di emissione, lungo l’asse della frattura con orientazione grossomodo E-W. Con analogo meccanismo e contemporaneamente si è originato il Monte Vendevolo, collegato al Venda da una corta dorsale. I due colli sono costituiti dalla stessa lava a composizione riolitica. I processi magmatici descritti si sono verificati nell’Oligocene inferiore (33 milioni di anni dal presente) in ambiente sottomarino, ma non è da escludere che i due colli siano parzialmente emersi dal mare. Il corpo eruttivo del Venda nel settore orientale è attraversato da tre filoni trachitici, orientati NW-SE, secondo le principali linee di frattura presenti nei Colli. Uno di questi è evidentissimo poiché emerge vistosamente e attraversa la carrozzabile che dal centro di documentazione e ostello Casa Marina conduce al Re del Venda. Per completare il complesso quadro geologico del distretto del Monte Venda vanno segnalati due grandi camini vulcanici di esplosione: uno ubicato nei pressi del Passo del Roccolo, l’altro invece costituisce il piccolo Monte Marco.

Sua maestà Osmunda Regalis

Osmunda-Regalis

I Colli Euganei notoriamente presentano eccezionali aspetti floristici e vegetazionali e i colli Venda e Vendevolo risultano tra i più rappresentativi della biodiversità botanica del gruppo collinare.

Tra le tante specie di piante presenti, una rappresenta una vera perla botanica. Si tratta dell’Osmunda regalis, una pteridofita (pianta senza veri fiori, che si riproduce tramite spore) molto simile alle felci. É il gigante tra le pteridofite europee, potendo raggiungere il metro e mezzo di altezza. Il suo portamento ha suggerito il nome specifico (regalis) al grande naturalista svedese Carlo Linneo, che la classificò nel suo Systema Naturae nella metà del Settecento.

La specie è abbastanza comune nelle regioni occidentali italiane, ma rarissima in quelle orientali e mancante in ampie zone. Nei Colli Euganei è presente solamente un discreto popolamento della specie in discorso, localizzato nella zona settentrionale della sella tra il Monte Venda e il Monte Vendevolo. É una specie che va assolutamente tutelata e qualsiasi raccolta, a qualsiasi titolo, deve essere evitata… Si può sempre fare una bella fotografia!

Franco Colombara