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Giacomo Ravenna, un filmmaker di talento

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Giacomo Ravenna,
Un Filmmaker con l’Obiettivo di non Dimenticare

Un occhio ben allenato, la gioventù in tasca, una famiglia artistica ed un territorio meraviglioso che circonda il suo sguardo… queste sono le premesse con cui Giacomo Ravenna comincia il suo percorso artistico-lavorativo prima del successo come regista nel documentario Eccidio di Vallarega.
Giacomo non ha ancora 30 anni e non è solo un regista, ma un filmmaker completo grazie alle sue ottime capacità di ripresa, produzione, montaggio e scrittura: «Credo di avere sempre saputo cosa volevo fare ma solo crescendo ho realizzato bene l’idea di abbracciare il settore delle video produzioni. Ho iniziato praticamente da solo, prima di iscrivermi all’Università ho lavorato un’estate in fabbrica per comperare la mia prima videocamera e da lì ho iniziato a girare il mio primo progetto». Il video in questione viene comperato da Sky nel 2009 e trasmesso nelle tv nazionali.
Durante un soggiorno a Londra per perfezionare la sua tecnica, Giacomo viene contattato dal Comune di Torreglia per realizzare un documentario storico: «L’Amministrazione Comunale mi disse che avevano un progetto in mente per il 70° anniversario dell’Eccidio di Vallarega (1944-2014). Accettai subito e quando ritornai a casa mi dedicai con anima e corpo alla realizzazione. All’inizio avevo sempre la paura di non raccogliere le giuste testimonianze o di non creare un “puzzle-storico” corretto. Io faccio parte di almeno due generazioni dopo l’eccidio e non è stato facile confrontarmi con le persone del luogo, perché la storia era contorta e a volte sbagliata e con varie versioni».

Set_Eccidio-vallarega
L’eccidio racconta gli avvenimenti bellici accaduti durante il secondo conflitto mondiale nei Colli Euganei, un tema duro e difficile da affrontare: «Ogni volta che facevo un’intervista mi commuovevo nel sentire uomini e donne raccontare le loro tragiche storie personali o familiari. Non è stato facile tirare fuori dalle persone i dolori di un tempo, durante le riprese della parte Fiction, eravamo a Valsanzibio Vecchio e mentre i soldati tedeschi (attori) marciavano una signora di circa 90 anni ci disse che lei quelle cose le ha vissute da bambina e che rientrava in casa perché solo all’idea di vedere quelle scene le si spezzava ancora il cuore. Ho capito così come la guerra aveva lasciato segni indelebili anche nei nostri territori e quindi spetta a noi il compito e il dovere di non dimenticare il passato».

Scena Set_Eccidio-vallarega
Il successo del documentario è stato immediato, oltre alla messa in onda in Tv locali ed al “tutto esaurito” nel cinema di Torreglia, è probabile che lo vedremo passare nelle reti Nazionali! Il territorio euganeo è una delle muse ispiratrici di Giacomo, dopo C’era una volta il mio Veneto e Cesare Pollini Note Dimenticate, il Regista Ravenna è impegnato in alcuni progetti di promozione territoriale sia in ambito commerciale che turistico: «Insieme ad uno storico stiamo lavorando su una serie televisiva sui Colli Euganei, vediamo se riusciamo a farla partire perché il progetto è ambizioso e soprattutto costoso ma vi assicuro che sarà unico. I Colli Euganei sono la mia linfa, la mia musa e la mia crescita. Amo questo territorio, perché qui si intreccia l’arte con la storia della nostra civiltà. Ho lavorato in diverse città del Veneto e di altre Regioni, sono sempre stato trattato benissimo, ma la soddisfazione di fare qualcosa per il proprio paese è enorme, qui sono un cittadino, un figlio di Torreglia e mi sento a casa e libero».

Giada Zandonà