Home » Colli Euganei » Arte e Cultura » Il Capitello Fiandrini e la Madonna del Rizzi

Il Capitello Fiandrini e la Madonna del Rizzi

Il-Capitello del Fiandrini Ristrutturato

Il Capitello Fiandrini
e la Madonna del Rizzi

La Madonna con Bambino e il Capitello ubicati nell’omonima piazza del Comune di Torreglia (Pd) costituiscono un unicum nel contesto delle opere artistiche ed architettoniche dei Colli Euganei. La loro storia, nel dettaglio, è in parte ancora sconosciuta. Queste due straordinarie opere necessitano di un radicale intervento di restauro e, nel caso della statua, di una probabile futura “messa in sicurezza” mediante sostituzione dell’originale con una copia.

Statua della Madonna con Bambino

Le fonti sono concordi nell’attribuire la statua a Francesco Rizzi (Padova ? 1729 -1795) noto non solo come allievo di Francesco Bonazza (Venezia 1695 – 1770) ma soprattutto per l’altare maggiore della chiesa di S. Maria Assunta di Arquà Petrarca (Pd), proveniente dall’Eremo di Monte Rua, sempre nel comune di Torreglia. La statua raffigura la Madonna con lo scettro in piedi su una nuvola (che a sua volta poggia su di un basamento) mentre tiene in braccio il Bambino. La parte posteriore della statua è appiattita: segno evidente che l’opera nasce per essere collocata all’interno di una nicchia, o edicola o capitello. L’illustre cittadino di Torreglia, Jacopo Facciolati (o Fasolato 1695 – 1769), sommo latinista ma anche collezionista d’arte, mecenate e filantropo donò l’opera ai tauriliensi, intorno al 1760-1767, dopo aver finanziato il restauro della Chiesa di San Sabino a Torreglia Alta. Secondo le fonti parrocchiali la statua acquistata dal Facciolati proveniva dall’eremo olivetano del Monte Venda, soppresso dalla Repubblica Veneta nel 1767, due anni prima della morte del grande latinista.

Capitello del Fiandrini

Nel 1811, 42 anni dopo la dipartita del Facciolati, viene eretto il Capitello su progetto di Benedetto Fiandrini (1755 – 1827), architetto, autore del chiostro di San Vitale a Ravenna, Vicario parrocchiale di Praglia (Pd) e membro della Soprintendenza per i Beni Artistici. Nella “Cronaca di Praglia”, conservata presso il Museo Civico di Padova, una nota dell’8 agosto 1811 riporta: ”Volendo i Torreggiani fare un portico avanti al Capitello della Osteria di Torreggia, ov’è una statua di pietra della B. Vergine fatta a spese del fu celebre prof. Faciolato o Fasolato di Torreggia per formarvi una specie di Cappella, questa mattina hanno mandato a prendere don Benedetto Fiandrini Vice-parroco di Praglia, già membro dell’Istituto delle Belle Arti dell’Accademia di Bologna ed architetto, per prendere le misure e formarvi il disegno. Il detto Vice-parroco, poi, è passato a pranzo al Castelletto, indi è ritornato a Praglia”. Dalla citata cronaca apprendiamo che la statua della Madonna fu subito collocata all’incrocio principale del paese, sotto i portici dell’osteria dove rimase per oltre quarant’anni, fino all’edificazione del Capitello che si caratterizza(va) per le eleganti colonne in stile composito, l’arco a tutto sesto lombardesco con inserito il volto di Gesù in altorilievo e la presenza di mattoni “a vista”.

Capitello del Fiandrini, la Madonna col Bambino

Vicende e alterazioni dell’opera

Il Capitello e la Madonna con Bambino negli ultimi 200 anni hanno vissuto un rapporto, per usare un eufemismo, dialettico con le amministrazioni comunali di Torreglia. Se infatti l’attuale Amministrazione dimostra una profonda sensibilità nel cercare di preservare quest’opera eccezionale, i predecessori talora si sono spinti ben oltre i limiti del disinteresse artistico.

1811-1911: per un secolo il Capitello e la Madonna rimangono inalterati. Erano collocati all’incrocio delle quattro principali vie che attraversano Torreglia, nei pressi dell’osteria, dove ora si trova un appariscente logo che costituisce il segno distintivo di una nota gelateria. L’area che si sviluppava dietro il Capitello era occupata da un rigoglioso bosco. 1911-1952: nel 1911 arriva a Torreglia il Tram elettrico (capolinea), soppresso nel 1952 e sostituito da autolinee. Il Capitello e la Madonna vengono spostati di qualche metro almeno una volta dall’originaria sede per consentire al tram una ottimale circolazione sulla via di ritorno verso Padova. Sono gli anni in cui in piazza a Torreglia troviamo il Capitello “itinerante” a pochi metri di distanza dal vespasiano pubblico e dalla tettoia della fermata del tram. Con l’ultimo spostamento negli anni ’50 del ‘900 il Capitello viene collocato dove attualmente si trova.

1911---Il-Capitello-con-i-mattoni-a-vista

1953-1955: dopo la soppressione del tram progressivamente si afferma il trasporto su gomma. Al centro della piazza e dell’incrocio di cui sopra viene edificato un distributore di carburanti; sparisce il vespasiano. Nel contempo a Torreglia si verifica un evento decisivo per le sorti del Capitello: l’antica Tenuta della Commenda del Castelletto, o quanto ne rimaneva dopo le requisizioni napoleoniche, viene smembrata in lotti. I proprietari della Tenuta si accordano col Comune che accetta la donazione di un lotto di terreno per la costruzione di case popolari impegnandosi come corrispettivo a togliere il Capitello che disturbava il fronte fabbricabile sull’angolo della piazza, tra la strada per Abano e Montegrotto, dove cresceva il rigoglioso boschetto cui si è fatto cenno.

Il Capitello del Fiandrini agli inizi degli anni 50

1956: l’Amministrazione Comunale, siglati gli accordi, sposta il Capitello dall’altro lato della piazza.
A questo punto il Comune (proprietario del Capitello) di concerto con la Pro Loco e l’Associazione Combattenti prende una decisione a dir poco scellerata: la demolizione del Capitello e l’inserimento della statua della Madonna in un modernissimo monumento ai Caduti. La Vergine del Rizzi viene quindi collocata in breve tempo sulla sommità di una colonna di cemento prefabbricato (come grottesca imitazione della Madonna di Piazza Garibaldi a Padova) eretta sul luogo in cui si trova ora il Capitello ricostruito.

Il Capitello Eretto sulla Colonna nel 1956

Il danno artistico fu inestimabile. Molti pezzi del Capitello andarono perduti; la statua, nata per essere protetta in una nicchia, fu esposta alle intemperie, profanata con viti e tondini per ancorarla alla colonna, “adornata” con l’inserimento arbitrario di una corona metallica di stelle. A Torreglia ci sono persone che ricordano di aver giocato a palla da bambini in un prato (chiamato magazzino comunale) tra i ruderi del Capitello smantellato. 1956-1963 circa: Dino Bonato, ex podestà e consigliere comunale di Torreglia, giornalista noto con lo pseudonimo di Euganeus, presenta un esposto alle competenti autorità, posto che il Capitello era classificato come bene vincolato. La Soprintendenza di Venezia e le competenti autorità condannano il Comune comminando una sanzione pecuniaria di Lire 286.000 e soprattutto ingiungendo all’Amministrazione di abbattere l’oscena colonna, riedificare il Capitello, reinserire la Statua del Rizzi, provvisoriamente ospitata nella Chiesa Parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù.

Statua-sulla-colonna-con-scettro-e-corona-stellata

Alcune considerazioni finali

Torreglia è nota ai padovani come “La perla dei Colli Euganei” per le sue bellezze monumentali e storico-naturalistiche. Il Capitello del Fiandrini e la Madonna del Rizzi sono indubbiamente “La perla di Torreglia”. L’opera è vista distrattamente da tutti ma nel profondo sconosciuta ai più e i suoi straordinari contenuti artistici palesano il fascino di quanto deve ancora essere scoperto, studiato e approfondito. L’opera necessita di un urgente primo intervento di pulitura e, dopo un necessario studio, di un restauro che miri a ripristinare, almeno in parte, lo status quo ante rispetto a tutte le alterazioni e modifiche arbitrarie cui si è fatto cenno. L’impegno economico per la pulitura e il restauro sarà gravoso ma, se supportato da adeguati sponsor, non insostenibile. Il recupero del Capitello costituirà una straordinaria opportunità di approfondimento culturale su personalità quali Jacopo Facciolati, Benedetto Fiandrini e Francesco Rizzi.

Un paese che non ama i capitelli

Le cronache del tempo definiscono Torreglia un “paese che non ama i capitelli” riferendosi anche allo stato di abbandono del Capitello di San Carlo, zona Monte Rua; ma questa è un’altra storia. Tra la fine degli anni ’50 e i primi anni ’60 del ‘900 al posto della colonna viene riposizionato il Capitello con la Madonna; Capitello parzialmente reinterpretato rispetto all’originale; furono inoltre contattati degli artigiani per ricostruire le parti andate perdute. Come si potrà osservare in seguito visionando le foto l’elemento modificativo prevalente rispetto all’originale è costituito dallo strato di malta e stucco che ricopre i mattoni originariamente a vista. Dalla Rivista “Vita Euganea” del dicembre 1956: “Non vi sono, al momento in cui scriviamo, notizie precise sulle decisioni che l’Amministrazione comunale di Torreglia vorrà prendere circa la ricostruzione del Capitello del Fiandrini.

Dettaglio della Statua della Madonna del Fiandrini

La Madonna attende da quattro mesi nell’angolo della parrocchiale. La Soprintendenza ai Monumenti insiste per la ricostruzione: tanto più che i fautori della colonna non hanno tenuto conto che la bella statua donata dal Facciolati, fatta per la nicchia, non è, dal lato posteriore, finita. Anche l’opinione pubblica è, in gran maggioranza, per la ricostruzione. Ma non è detto che debba prevalere.” 2013-2015: L’Amministrazione Comunale di Torreglia per l’ennesima volta si occupa del Capitello e della Madonna ma questa volta con intenti ben più nobili rispetto ai predecessori degli anni ’50 del ‘900: lo studio, il restauro e la conservazione di un bene artistico unico nel panorama euganeo. 2015: l’allora presidente dell’Associazione Culturale “Roberto Ferruzzi” di Torreglia, Gionata Ceretta, commissiona uno studio fotografico di 200 immagini in alta definizione del Capitello e della Madonna. Nel contempo prende contatti con i responsabili dell’archivio parrocchiale di Torreglia e della biblioteca dell’Abbazia di Praglia per cercare di acquisire notizie e documentazioni sul Fiandrini, il Facciolati, il Capitello e la statua della Madonna.

Gionata Ceretta

 

Info:
Capitello del Fiandrini 
Piazza Capitello
Torreglia (Pd)