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Il Castello Cini

 Castello Cini (ph. Emanuele Manin)

Il Castello Cini

Il Castello Cini di Monselice è un complesso di edifici che si compone di quattro elementi principali, costruiti e modificati tra i sec. XI e XVI. La parte più antica, a destra della porta d’accesso alla Corte Grande, è la Casa Romanica con l’annesso Castelletto. A sinistra si innalza l’imponente Torre di Ezzelino (sec. XIII). Al centro, tra le due costruzioni esistenti, si aggiunge nel sec. XV, il Palazzo Marcello. Infine, sulla vasta spianata a lato della Torre di Ezzelino, sorge la Biblioteca ricavata da una costruzione preesistente. Agli inizi del XIV secolo, quando la città venne conquistata dai Carraresi, le grandi sale del Palazzo di Ezzelino furono suddivise in parti più piccole, parzialmente destinate a residenze private. Durante questo periodo i Carraresi utilizzarono anche la parte più antica del complesso realizzando – al secondo livello della Casa Romanica – la vasta Sala del Consiglio, e costruendo all’interno del Castello i tre caratteristici camini monumentali in stile veneziano che ancora oggi – e solo qui – possiamo ammirare. In seguito alla conquista di Monselice da parte della Repubblica di Venezia, il Castello diventa proprietà della nobile famiglia dei Marcello che lo trasforma in residenza privata, costruendo il piccolo palazzo in stile gotico che collega la Torre di Ezzelino alla parte romanica. L’aspetto definitivo del Castello che oggi possiamo vedere è praticamente già quello di fine XV secolo: mancavano allora solo la Cappella privata di famiglia, edificata nel XVIII secolo, la Biblioteca costruita alla fine del XVI sec. e la configurazione del campiello interno. Nei primi anni del 1800 la proprietà del Castello passerà dai Marcello ad altre famiglie nobili locali e tutto il complesso conoscerà, da quel momento, un lungo periodo d’abbandono e di degrado. Nella seconda metà del secolo passa ai Conti Giraldi e, in seguito, per eredità alla famiglia Cini. Nel corso della prima guerra mondiale, il Castello viene requisito per fini militari dal Regio Esercito Italiano che lo lascerà nel 1919 completamente devastato. Questo gioiello, incastonato ai piedi della Rocca – il piccolo colle che fu fortuna storica ed è ancora simbolo della città – reca il marchio indelebile del gusto raffinato del “grande mecenate moderno” Vittorio Cini. (Ferrara, 20 febbraio 1885 – Venezia, 18 settembre 1977). Il restauro e riallestimento interno furono la realizzazione di un sogno: fornire un alloggio consono alla sua collezione di pittura rinascimentale ed arredare all’antica maniera le stanze della nobile dimora.
Il compito – la missione si può dire – delle poche, meritorie, persone che oggi si occupano del suo mantenimento, è quello di preservarne l’impronta, il gusto che il Cini aveva voluto lasciarvi: non una disposizione museale, non un’accozzaglia di pur begli oggetti, ma una vera e propria casa d’epoca, che potesse dare la sensazione all’uomo moderno che vi accede di fare un salto indietro nel tempo, e di sentirsi persino a suo agio. E venire accompagnati all’interno del maniero monselicense da una delle valenti guide significa, oggi, avere la fortuna di essere a contatto con uno scudiero quattrocentesco che illustra le tecniche di combattimento e l’utilizzo delle armi bian- che, nonché il come si indossi una scomoda armatura o si vada a caccia di anatre in laguna; uscire, accompagnati da un gruppo di nobildonne, nei curatissimi giardini e nel particolare cortile veneziano, nonché sostare a rimirare gli splendidi arredi nel Salone d’Onore; ed essere coinvolti anche nella vita del popolo, da una corpulenta cuoca medievale che ci “trascina” nelle cucine, tra rumori e odori inconsueti e tutt’altro che nobili, ma forse anche per questo così affascinanti, sempre con il sottile timore di imbattersi nel leggendario fantasma carrarese, che ha lasciato traccia di sé negli ambienti più segreti… E, tutto d’un tratto, ritrovarsi di nuovo ai giorni nostri, dopo un’ora di passeggiata nella storia. Un’esperienza che si può vivere ogni giorno, ancora oggi. Le guide e il Castello di Monselice vi aspettano per regalarvi un’emozione diversa.

 

Emanuele Manin e Alberto Cusin

Apertura del Castello di Monselice e dell’Antiquarium Longobardo:
Da marzo a ottobre: tutti i giorni.
Inizio visite: mattino ore  9:00 – 10:00 – 11:00; pomeriggio ore 15:00 – 16:00 – 17:00
A novembre –  dicembre –  febbraio: tutti i giorni.
Inizio visite: mattino ore 10:00 – 11:00; pomeriggio ore  14:00 – 15:00

 Cà Marcello
Cà Marcello o Palazzo Marcello è il corpo di fabbrica centrale costruito nei primi decenni del XV sec. dalla famiglia veneziana Marcello che elesse il complesso monselicense a dimora estiva fino al 1840. La facciata è arricchita da una trifora in stile gotico veneziano e coronata da merli ghibellini che creano una continuità con quelli dell’adiacente Torre Ezzeliniana (XIII sec.). Al primo piano il Salone d’Entrata funge da collegamento con l’appartamento Marcello sviluppato all’interno della Torre duecentesca. La sala è arredata con mobili toscani del tardo ‘500 ed un soffitto a cassettoni ferrarese dello stesso periodo, dipinto con oltre duecento animali. Da questo piano del palazzo si accede poi direttamente al Cortile Veneziano. Il piano superiore è formato invece da una grande sala mansardata addossata alla Torre Ezzeliniana, il tutto arredato con mobilio e oggetti d’arredamento del XV e XVI sec. provenienti da ambito veneto.

Interno di Ca' Marcello

La Torre di Ezzelino

La Torre di Ezzelino è una possente struttura difensiva della prima metà del XIII sec., voluta da Ezzelino III da Romano. L’edificio mantiene il suo aspetto bellico anche nella suddivisione interna dei tre piani: il pianoterra ospita attualmente la pregevolissima armeria, allestita dal Conte Vittorio Cini durante gli anni Trenta del secolo scorso.
Al primo piano la nobile famiglia veneziana Marcello ricavò l’appartamento rinascimentale suddiviso in quattro sale, oggi arredate con mobilio del XVI e XVII sec. proveniente dalla Toscana e dal Nord Italia. Infine, il secondo piano, tutto arredato con mobili toscani rinascimentali, è articolato in tre sale: il grande Salone d’Onore, le cui pareti dipinte a scacchi rossi e bianchi ricordano gli antichi fasti della Signoria padovana dei Da Carrara nel XIV sec., e due sale laterali: la sala della Bifora e la sala del Camino, dove in tutto il suo splendore si staglia il più bel camino carrarese esistente.

Torre Ezzelino

Armeria

Armeria del Castello, allestita dal Conte Vittorio Cini negli anni Trenta del secolo scorso, occupa attualmente l’intero pianoterra della Torre Ezzeliniana (XIII sec.). La collezione d’armi è suddivisa in tre sale, ciascuna delle quali accoglie una pregevole raccolta di armature complete da torneo e da guerra, di elmi e cotte di maglia, di spade, pugnali, armi in asta, balestre e armi da fuoco, databili tra il XIV sec. e il XVIII sec. La loro provenienza italiana, spagnola, tedesca e francese offre una visione dell’uso e della diffusione delle armi in Europa con riferimento al periodo medievale e rinascimentale. Di particolare interesse in una delle tre sale è il camino carrarese, con la tipica forma a torre, affrescato con i colori della Signoria padovana dei Da Carrara (XIV sec.) a scacchi rossi e bianchi.

Armeria

Il Castelletto

E’ il corpo di fabbrica più antico assieme alla Casa Romanica, entrambi risalenti all’ XI e XII sec. L’edificio è costituito da una torre e da due grandi sale disposte su più piani. Al primo piano la Sala della Colonna, oggi arredata con mobilio sacro e profano dell’Alta Italia del ‘400 ed un bellissimo camino ligneo veneziano quattrocentesco. In una saletta attigua si apre uno studiolo riservato, arredato con cassoni quattrocenteschi e alle cui pareti, rivestite di broccato di Siena, è appeso un liuto di arte veneziana del Settecento.
Al secondo piano dell’edificio è presente la Sala del Castelletto, le pareti sono adorne di dipinti e sculture a soggetto religioso del Quattrocento. L’atmosfera basso medievale del complesso è rispettata anche nella scelta del mobilio che arreda il secondo studiolo situato nella torre accanto alla Sala Grande, e caratterizzata da una “boiserie” proveniente dalla Val Pusteria e arredi altoatesini trecenteschi.


Il Castelletto

Casa Romanica

La Casa Romanica è un edificio basso medievale risalente all’XI sec., disposta su due piani. Al piano terra si sviluppa la grande cucina medievale, arredata con un mobilio rustico composto da madie, tavoli e sgabelli veneti del Quattrocento, mentre le pareti sono arricchite da una pregevole collezione di piatti in ceramica bassanese. Imponente, infine, è l’enorme camino sulla cui cappa troviamo una collezione di bacili tedeschi del XVII sec. Il piano superiore ospita la grande Sala del Consiglio Carrarese, oggi ammobiliata con scranni trecenteschi di provenienza umbra. In una stanzetta attigua, dove (secondo la tradizione) Jacopino da Carrara trascorse la sua dorata prigionia, troneggia il più antico dei camini carraresi.

 Casa Romanica

Info e prenotazioni
Tel. 0429-72931
www.castellodimonselice.it

Via del Santuario n. 11
35043 Monselice (PD)
Tel. 0429/72931
castellodimonselice@libero.it