Il Santuario di Monteortone
Il Santuario di Monteortone
Il Santuario di Monteortone: Il Santuario della Madonna della Salute di Monteortone sorge alle pendici di un colle alla periferia di Abano Terme. La tradizione vuole che nel 1428 a un soldato di nome Pietro Falco apparisse qui la Madonna, promettendogli la guarigione di vecchie ferite di guerra alle gambe, se si fosse bagnato con l’acqua della vicina fonte. Contemporaneamente alla prodigiosa guarigione il soldato trovò tra i sassi un quadro che raffigura la Vergine con Gesù Bambino, affiancata da San Rocco e Sant’Agostino. Il dipinto su legno fu collocato in un piccolo oratorio che venne nel tempo inglobato nell’attuale chiesa.
Il successo della devozione si deve forse alla rapida fine della pestilenza che proprio in quel periodo affliggeva Padova: da allora folle di pellegrini visitano questo luogo. Fra’ Simone da Camerino, famoso predicatore, fece costruire la prima chiesa (consacrata nel 1435) e l’annesso convento, potendo perfino fondare una nuova congregazione religiosa, gli Agostiniani della Beata Vergine di Monteortone. Ricostruita e ampliata in seguito a un incendio, su disegno di Pietro Lombardo, la chiesa di Monteortone fu riconsacrata nel 1495 e ci appare oggi come un imponente tempio a tre navate, a croce latina, in posizione sopraelevata rispetto alla strada.
Nella facciata tripartita spicca un grande portale barocca in pietra bianca, opera di Matteo Allio (1667). Sulla destra, vicinissima, si trova una piccola grotta, oggi in muratura, a cui si accede ad una scaletta e in cui i pellegrini possono bagnarsi con l’acqua (calda) della sorgente ritenuta miracolosa. All’interno varie opere d’arte votive furono trafugate subito dopo la soppressione napoleonica del convento agostiniano (1810), ma rimangono una pregiata acquasantiera in marmo di Giovanni Minello e una Madonna con Bambino attribuita al pittore Jacopo Parisati di Montagnana (fine Quattrocento).
Nelle cappelle che chiudono le due navate laterali si ammirano un “Cristo Risorto che appare alla Maddalena” del Bissoni (1616) e un “Crocifisso tra i Santi Agostino e Girolamo” di Palma il Giovane. Il capolavoro della chiesa è naturalmente l’abside centrale, con un elaborato catino sovrastato da una volta a crociera, tutto affrescato dal già citato Jacopo da Montagnana. In alto spicca la Vergine assunta in Cielo, sotto lo sguardo stupito degli apostoli; sulle pareti laterali la Natività di Maria e l’apparizione a Pietro Falco (dove il pittore rappresenta con realismo il verdeggiante paesaggio degli Euganei).
Al centro l’altare intarsiato con marmi policromi del 1683. Attraverso un deambulatorio il pellegrino passa dietro l’altare e vede da vicino l’immagine mariana, ancora oggi al centro di processioni e feste religiose. La chiesa è completata da un alto ed elegante campanile in stile gotico con tetto a cuspide. Dopo vari passaggi di proprietà e chiusure forzate il luogo sacro fu riaperto definitivamente al culto a inizio ‘900 e nel 1925 divenne chiesa parrocchiale.
L’ex convento conserva un grande chiostro con al centro una vera da pozzo della fine del ‘500: l’edificio è stato prima luogo di cura privato, poi istituto teologico dei Salesiani dal 1937 al 1970, ed è oggi albergo e stabilimento termale San Marco, gestito dalla stessa famiglia religiosa.
Pietro Antoniazzi
Info
Parrocchia “S. Maria Assunta”
via Santuario Monteortone, Abano Terme
tel. 049 667165
www.monteortone.it