La Medusa
La Medusa all’origine dei tempi,
incrociando il mito e la storia
Tutti conoscono Medusa come un mostro leggendario dalla fisionomia femminile, la cui chioma è caratterizzata da un groviglio di serpi, e con il magico potere di pietrificare coloro i quali incrociano il suo sguardo. Brrr! Il solo pensarci incute terrore! Eppure sin dall’alba del mondo, l’uomo ne ha subito il fascino: le paure ancestrali erano incarnate in lei, in questo essere abominevole, ma il suo potere era buono, e addirittura veniva usato come protezione contro i malefici. Greci ed etruschi, ad esempio, usavano sue raffigurazioni in terracotta per proteggere gli edifici sacri. Ma è a partire dal V secolo a.C. che Medusa assume una connotazione negativa e spaventosa, quando nelle rappresentazioni successive il viso le viene addolcito ed è definitivamente riconoscibile il corpo di donna. Anche i romani, sino alla caduta dei due Imperi, utilizzavano la sua immagine, ma prevalentemente come decorazione musiva pavimentale.
E poi il buio, attorno all’anno 1000. Con la fine del Medioevo tornerà la propensione dell’uomo all’immaginazione, e di conseguenza al Mito, e non bisognerà attendere poi molto l’arrivo del Cellini, nel primo Rinascimento, con il suo celeberrimo Perseo, che darà il via ad una nuova figurazione di Medusa, inaugurando quella che si può definire la stagione moderna dell’arte. E poi Carracci, Caravaggio, Bernini, Rubens, per il Barocco, il Neoclassico Canova e Böcklin, Franz von Stuck, Khnopff, Klimt per il Simbolismo, la corrente che ha tratto a piene mani dalla mitologia. Questi sono alcuni tra i più grandi artisti che hanno subito il fascino della gorgone, tramandando nei secoli e facendo giungere fino a noi, oggi, opere di assoluto pregio e incredibile bellezza.
Anche noi a Este, conserviamo nel nostro Museo Nazionale Atestino, perla dell’archeologia di tutta Italia e vanto dei Colli Euganei, una rappresentazione della Medusa in bronzo, risalente presumibilmente tra il I sec. a.C e il I sec. d.C. È proprio questa immagine che è diventata il simbolo del nostro centro di Cultura, perché anche noi ne abbiamo subito il fascino e l’abbaglio. Quel piccolo bronzetto racchiude in sè la nostra storia, la storia dell’uomo e della sua arte.
Il centro di cultura La Medusa nasce ufficialmente nel 1992. Gli inizi dell’attività però risalgono già attorno alla metà degli anni ‘60, quando il primo gruppo di appassionati si costituì come centro culturale estense, e agendo in maniera “underground” fino alla costituzione vera e propria con atto statutario del ‘92, ad opera dell’indimenticato fondatore e mecenate Turi Fedele e realizzando negli anni ‘70, quello che era il “Premio dei Colli”, premio di rilevanza nazionale per il cinema d’inchiesta e il documentario. È stato infatti curioso riscoprire, leggendo non molto tempo fa, curiosando nel nostro archivio, come il trofeo del premio, per il primo e secondo classificato, fosse, guarda caso, una Medusa d’oro e una d’argento.
La peculiarità della galleria della Medusa era quella di presentare artisti dell’area veneta e dell’est Europa, negli anni in cui il comunismo e il muro di Berlino rendevano difficili gli scambi culturali con quelle terre. Le testimonianze raccolte recentemente intervistando i vecchi artisti polacchi a Cracovia ne sono documento, e attraverso le loro parole abbiamo ripercorso la nostra storia, dopo la scomparsa di Turi, avvenuta qualche anno fa.
Oggi La Medusa prosegue l’attività nel solco da Lui tracciato, ma in una nuova direzione intrapresa dall’attuale presidente. Rivolgendo l’attenzione anche alle nuove promesse dell’arte contemporanea giovane, aprendosi a progetti di carattere regionale e di respiro internazionale, di collaborazione tra altre associazioni, enti ed Istituzioni. Di significativa importanza poi, sono i recenti simposi di scultura al Lido di Venezia.
Inoltre, l’anno prossimo La Medusa festeggerà i 25 anni del centro di cultura. Questi mesi ci vedono quindi coinvolti nella progettazione di una serie di mostre ed eventi volti a celebrare questo importante traguardo, reso possibile anche da amministrazioni cittadine sensibili all’arte e alla cultura. Una storia che continua dal 1992 e di cui siamo fieri di far parte.
Thomas Tosato
Centro di Cultura La Medusa
Este via G. Garibaldi, 23
www.centroculturalelamedusa.wordpress.com