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La siccità meteorologica dell’estate 2017 sui Colli Euganei

La Siccità Meteorologica
dell’Estate 2017 sui Colli Euganei

A cura di Adriano Barbi – ARPAV Servizio Meteorologico

È da poco iniziata la stagione estiva ma è già da qualche mese che si parla di siccità, un fenomeno che quest’anno sembra coinvolgere in modo particolarmente anomalo le regioni del nord d’Italia. Anche i Colli Euganei, come gran parte del territorio veneto, stanno effettivamente registrando condizioni di siccità piuttosto inusuali per il nostro clima ma che da una analisi dei dati storici non sono da considerarsi così eccezionali.

La siccità è un evento che, dal punto di vista meteorologico, si caratterizza per la scarsità di precipitazioni  che si registrano in una data zona e per un certo periodo di tempo, rispetto ad una quantità media. A differenza dell’aridità, tipica delle zone climatiche con poche precipitazioni come ad esempio nell’Italia meridionale, la siccità può considerarsi una normale e ricorrente caratteristica del ciclo idrologico che può manifestarsi anche nei climi cosiddetti “umidi” come il nostro. Gli impatti che si possono generare in conseguenza della siccità possono essere diversi a seconda delle scale temporali e del periodo in cui avviene, ma certamente in considerazione del fatto che coinvolge una risorsa primaria ed essenziale per tutte le forme di vita quale l’acqua, tale fenomeno può assumere notevoli implicazioni sotto l’aspetto ambientale, economico e sociale.

L’analisi dei dati registrati dalla rete di monitoraggio meteorologico dell’ARPAV gestita dal Centro Meteorologico di Teolo (PD), permette di inquadrare nel contesto climatico regionale e locale la situazione di siccità registrata in questi ultimi mesi sul territorio del Veneto e dei Colli Euganei in particolare. Di seguito verranno esposti e commentati alcuni dati e indici specifici elaborati a livello regionale con un focus sui Colli, al fine di caratterizzare la siccità registrata fino al 30 giugno 2017.

Pluviometria e andamento meteorologico registrato negli ultimi nove mesi (da ottobre 2016 a giugno 2017).

Considerando l’anno idrologico, che per convenzione inizia il primo di ottobre, le precipitazioni totali registrate negli ultimi nove mesi, da ottobre 2016 a giugno 2017, nell’area dei Colli Euganei risultano in prevalenza comprese tra i 450 e i 600.mm circa, anche inferiori a 450 mm nelle zone più meridionali. Il confronto con la media, riferita al periodo 1992-2015, evidenzia un deficit pluviometrico intorno ai 150-200 mm  corrispondente ad uno scarto rispetto alla media del 20-30 % circa. (Fig.1 e Fig.2a-b).

Fig 1 - La siccità meteorologica dell’estate 2017 sui Colli Euganei

Fig 2a - La siccità meteorologica dell’estate 2017 sui Colli Euganei

Fig 2b- La siccità meteorologica dell’estate 2017 sui Colli Euganei

Dall’analisi della serie di dati storici (disponibili a partire dal 1992) emerge come il grado di siccità raggiunto in questi nove mesi si collochi al 5^posto della serie; dopo le annate 2006/2007, 1992/1993, 2011/2012 e 1997/1998. (Fig.3).

Fig 3- La siccità meteorologica dell’estate 2017 sui Colli Euganei

Utilizzando l’indice SPI – Standardized Precipitation Index  (McKee, 1993) – al fine di quantificare il deficit di precipitazione, oltre che dal confronto con la media di riferimento, anche tenendo conto della deviazione standard ovvero della normale variabilità climatica interannuale, si evidenzia come il grado di siccità risulti particolarmente significativo considerando le precipitazioni cadute negli ultimi 12 mesi. Infatti calcolando questo indice per periodi di 3, 6 e 12 mesi, l’anomalia più significativa si riscontra, sia a livello regionale che per la zona dei Colli Euganei, nelle precipitazioni complessive registrate negli ultimi 12 mesi. Per questo periodo, quindi da luglio 2016 a giugno 2017, l’indice statistico individua nell’area dei Colli un grado di siccità, rispetto alla media climatica di riferimento e alla sua normale variabilità interannuale, che si colloca tra il moderato e il severo con della aree limitrofe, soprattutto verso il Vicentino, dove viene indicato anche un grado di estrema siccità. (Fig.4).

Fig 4- La siccità meteorologica dell’estate 2017 sui Colli Euganei

Osservando l’andamento meteorologico del periodo, gli unici mesi con precipitazioni in linea o superiori alla media sono stati ottobre, novembre e febbraio, tutti gli altri mesi hanno invece registrato deficit pluviometrici anche significativi, in particolar modo dicembre, gennaio e marzo (Fig.5). La circolazione atmosferica a scala Europea è stata infatti caratterizzata da prevalenti regimi di alta pressione con periodi, anche continuativi e persistenti soprattutto tra dicembre e gennaio e poi tra marzo e la prima metà di aprile, che hanno garantito anche sulla nostra regione condizioni di tempo stabile e generalmente senza precipitazioni. L’andamento termico è stato piuttosto contrastato, in ottobre le temperature medie sono risultate in prevalenza sotto la media, tra novembre e dicembre si sono alternati periodi più freddi della norma, soprattutto in pianura e a bassa quota per frequenti condizioni di inversione termica, a periodi più caldi; in gennaio si è assistito all’arrivo di una intensa ondata di freddo specie nelle prime due decadi del mese; poi, tra febbraio e marzo e fino alla prima metà di aprile le temperature si sono mantenute quasi costantemente su valori ben superiori alla media fino al brusco cambiamento avvenuto intorno a Pasqua, quando l’irruzione di correnti fredde dal nord Europa ha riportato la colonnina di mercurio su valori insolitamente freddi per il periodo fino ai primi giorni di maggio.

Fig 5- La siccità meteorologica dell’estate 2017 sui Colli Euganei

Proprio per tener conto dell’andamento termico e delle conseguenti perdite d’acqua del terreno dovute ai processi di evaporazione e di traspirazione ad opera della vegetazione, un altro indicatore efficace per una analisi della siccità, è il Bilancio idro-climatico. Utilizzato soprattutto in agro-meteorologia a supporto del settore primario, questo indicatore fornisce una stima del bilancio complessivo tra precipitazioni, in entrata, e perdite per evapotraspirazione in tal modo indicando se in un certo periodo il bilancio sia stato positivo (surplus idrico) o negativo (deficit idrico). L’analisi dei dati per il periodo ottobre 2016 – giugno 2017, evidenzia come per gran parte della pianura centro-meridionale del Veneto il bilancio sia negativo con valori di deficit anche di oltre 100-150 mm in alcune aree del Basso Veronese, della Bassa Padovana e del Rodigino. Nella area dei Colli il bilancio risulta in prevalenza leggermente positivo nelle zone centro-settentrionali dove i valori di surplus risultano compresi entro i 100 mm circa, mentre nelle aree meridionali e prossime alla vicina pianura tendono ad assumere valori negativi (Fig.6).

Fig 6- La siccità meteorologica dell’estate 2017 sui Colli Euganei

Rispetto alla media di riferimento il bilancio risulta ovviamente inferiore, soprattutto a causa della scarsità di piogge ma in parte anche alle frequenti anomalie termiche positive di inizio primavera e di giugno in particolare nell’area dei Colli, il deficit di bilancio si attesta su valori prossimi a 150 mm in meno rispetto alla media (Fig.7).

Fig 7- La siccità meteorologica dell’estate 2017 sui Colli Euganei

In conclusione si può affermare come negli ultimi 9-12 mesi si siano registrate anche sui Colli Euganei condizioni di siccità piuttosto accentuate e da considerarsi inusuali se confrontate con il recente passato (ultimi 25 anni). Tuttavia analizzando i dati da ottobre 2016 a giugno 2017, la scarsità di precipitazioni registrata non appare così eccezionale; in almeno quattro annate in passato si sono infatti registrati quantitativi complessivi, nello stesso periodo da ottobre a giugno, anche inferiori a quelli di quest’anno come nel 2006/2007, nel 1992/1993 e più recentemente nel 2011/2012.

Le condizioni di siccità registrate, non solo qui sui Colli ma in generale anche su gran parte dell’Italia centro-settentrionale solitamente non soggetta a carenze idriche di così grande portata, pone alla ribalta la questione del corretto utilizzo e dell’ottimale gestione dell’acqua, risorsa primaria ed essenziale per l’ambiente e per l’uomo. Anche in considerazione del cambiamento climatico in atto e delle crescenti esigenze idriche da parte delle attività umane, l’acqua diviene quindi risorsa sempre più preziosa e da tutelare, non solo sotto l’aspetto qualitativo ma anche quantitativo.

Didascalie figure

Fig.1  Carta delle precipitazioni totali registrate nel periodo Ottobre 2016-Giugno 2017 in provincia di Padova e dintorni; in evidenza il territorio dei 15 Comuni dei Colli Euganei. Nell’area dei Colli Euganei si osservano valori in prevalenza comprese tra i 450 e i 600.mm circa, anche inferiori a 450 mm nelle zone più meridionali.

Fig.2a-Fig2b  Carte dello scarto rispetto alla media (in mm e in %) delle precipitazioni totali del periodo Ottobre 2016-Giugno 2017 in provincia di Padova e dintorni; in evidenza il territorio dei 15 Comuni dei Colli Euganei. Nell’area dei Colli Euganei si osservano valori in prevalenza compresi tra i -150 e i -200 mm rispetto alla media, in alcune zone dei settori più settentrionali anche inferiori ai -200 mm. In percentuale rispetto alla media gli scarti corrispondono a valori in prevalenza compresi tra il -20% e il -30% circa.

Fig.3 Istogramma delle precipitazioni totali del periodo ottobre-giugno registrate presso la stazione meteorologica di Teolo (PD) dal 1992 al 2016 e confronto con la media. Le annate più secche della serie risultano quelle del 2006/2007, del 1992/1993, del 1997/1998 e del 2011/2012 seguite da quella di quest’anno (2016/2017).

Fig.4 Carta dell’indice SPI – Standardized Precipitation Index  (McKee, 1993) calcolato sulla base delle precipitazioni totali registrati nei 12 mesi, da luglio 2016 a giugno 2017 in provincia di Padova e dintorni, in evidenza il territorio dei 15 Comuni dei Colli Euganei.. L’indice statistico individua nell’area dei Colli un grado di siccità, rispetto alla media climatica di riferimento e alla sua normale variabilità interannuale, che si colloca tra il moderato e il severo con della aree limitrofe, soprattutto verso il Vicentino, dove viene indicato anche un grado di estrema siccità.

Fig.5 Istogramma delle precipitazioni mensili registrate presso la stazione meteorologica di Teolo (PD) da ottobre 2016 a giugno 2017 e confronto con la media. Si evidenziano in particolare i deficit pluviometrici registrati in dicembre, gennaio e marzo.

Fig.6 Carta del bilancio idroclimatico ( differenza tra precipitazioni ed evapotraspirazione) calcolato per il periodo ottobre 2016-giugno 2017 in provincia di Padova e dintorni; in evidenza il territorio dei 15 Comuni dei Colli Euganei. Nella area dei Colli il bilancio risulta in prevalenza leggermente positivo nelle zone centro-settentrionali dove i valori di surplus risultano compresi entro i 100 mm circa, mentre nelle aree meridionali e prossime alla vicina pianura tendono ad assumere valori negativi.

Fig.7 Carta dello scarto rispetto alla media del bilancio idroclimatico calcolato per il periodo ottobre 2016-giugno 2017 in provincia di Padova e dintorni; in evidenza il territorio dei 15 Comuni dei Colli Euganei. Nella area dei Colli lo scarto rispetto alla media è negativo e si attesta su valori intorno ai 200 mm.

Adriano Barbi – ARPAV Servizio Meteorologico