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Mab Euganeo: fare grandi i Colli Euganei

Mab Euganeo un unico obiettivo:
fare grandi i piccoli Colli Euganei,
il cuore green della provincia di Padova

COS’È IL MAB?
L’acronimo MaB – Man and Biosphere – (Uomo e Biosfera), è un programma intergovernativo istituito dall’Assemblea Generale dell’UNESCO del 1971 come un grande programma di ricerca a scala mondiale. Lo scopo iniziale era quello di studiare il rapporto tra le comunità umane e gli ambienti (terrestri ed acquatici) in cui vivevano.
Più recentemente il focus del programma si è spostato sugli aspetti gestionali e di governance dei territori designati. Ben presto nasce l’idea di identificare dei ‘laboratori all’aria aperta’ dove studiare queste interrelazioni e testare innovativi modelli di governance; nasce così la Rete Mondiale di Riserve della Biosfera (World Network of Biosphere Reserves), individuate e proposte dagli Stati Membri dell’UNESCO e designate dal Consiglio di Coordinamento Internazionale (International Coordination Council ICC). I Governi (centrali e locali) si impegnano a gestire le loro Riserve della Biosfera nell’ottica della conservazione delle risorse locali, della promozione dello sviluppo sostenibile e del supporto alle attività di ricerca (queste sono le tre funzioni principali definite nel ‘modello’), individuando un’apposita zonazione del territorio (aree cuore, cuscinetto e di transizione), col pieno coinvolgimento delle comunità locali. Diventano così delle ‘aree modello’ in cui sperimentare delle pratiche di gestione innovative da condividere poi nella Rete Mondiale.

Panoramica Colli Euganei

PERCHÉ UN’AREA MAB NEI COLLI EUGANEI?
Nel nostro territorio c’è la necessità di attivare una progettualità di ampio respiro territoriale e temporale, in grado da un lato di coinvolgere gli attori del territorio, dall’altro di proiettare gli euganei verso una dimensione nazionale ed internazionale che possa valorizzare al meglio la loro ricchezza culturale e naturalistica.
La Strada del Vino Colli Euganei, grazie alla possibilità di riunire imprenditori privati e rappresentanti di istituzioni pubbliche e di disporre di personale dedicato alle attività di promozione turistica, ha proposto la candidatura degli Euganei a Riserva della Biosfera secondo il programma MaB UNESCO, proposta che è poi stata ufficialmente inoltrata dal Parco Regionale Colli Euganei al Ministero dell’Ambiente. Tra le varie possibilità, quella di una candidatura UNESCO è sembrata fin da subito una delle più interessanti, per le seguenti ragioni:

– possiede la forza propulsiva per fare da traino alle varie attività del territorio, conferendo loro un quadro di riferimento territoriale e gestionale;
– offre la possibilità di proiettare il territorio candidato in una rete internazionale di siti UNESCO da cui attingere in termini di idee innovative, buone pratiche e modelli di gestione sostenibile;
offre l’opportunità di ampliare il senso delle attuali attività territoriali, come la pianificazione turistica, la protezione della natura, le attività termali, le attività produttive e commerciali;
– sollecita l’approfondimento e la divulgazione di importanti lavori di studio e di sperimentazione, sia già svolti che in itinere, su argomenti strategici per l’area euganea;
– offre l’occasione di lavorare sulla inter-connettività funzionale delle diverse aree (il parco, le terme, la Bassa Padovana) e delle rispettive progettualità in corso e in programma (Biodistretto, OGD, etc.);
– si tratta di un’area caratterizzata da attività antropiche importanti ed evolute con almeno tremila anni di storia;
le aree che ne costituiscono le componenti principali hanno diverse vocazioni, come il Parco dei Colli Euganei, per la protezione della natura, il bacino termale per gli aspetti legati a cure, benessere e turismo, l’agricoltura con le sue eccellenze, le diverse forme di ospitalità e servizi, la fruizione ad uso sportivo come opportunità e criticità. Il ‘modello MaB’ ben si adatta a mettere in relazione funzionale tra loro tutti i vari aspetti;
– la forte presenza di realtà associative ed imprenditoriali nei territori designati, caratterizzati da un’alta propensione alla progettualità condivisa.

Fiume Bisatto - Battaglia Terme - Colli Euganei

ZONAZIONE PROPOSTA DELL’AREA MAB L’individuazione dell’area MaB UNESCO tradizionalmente viene fatta corrispondere a porzioni (‘aree’) di territorio: una ‘core zone’ (area cuore), che assolva alla funzione principale di protezione e conservazione, circondata da una ben delimitata ‘buffer zone’ (area cuscinetto) e una non specificamente delineata ‘transition zone’ (area di transizione), nelle quali far rientrare attività di ricerca e di sviluppo. L’area interessata alla proposta di candidatura MaB è riconducibile a quella dei Colli Euganei, delle Terme Euganee (in prima approssimazione al territorio dei Comuni di Abano Terme, Montegrotto Terme e Battaglia Terme) e ad alcuni comuni della cosiddetta ‘Bassa Padovana’ che rientrano nei territori del GAL Patavino.

Villa dei Vescovi - Luvigliano - Colli Euganei

I SOGGETTI COINVOLTI NELL’INIZIATIVA:
Strada del Vino Colli Euganei
OGD Terme e Colli Euganei
GAL Patavino Soc. Cons. a R.L.
Parco Regionale dei Colli Euganei

Monte Cecilia - Colli Euganei

OBIETTIVI
Dobbiamo incoraggiare uno sviluppo sostenibile ed augurarci che il Parco dei Colli Euganei entri in una fase più consapevole, razionalmente efficace, fondata su una partecipazione effettiva e lungimirante dei principali attori del territorio, per entrare a pieno titolo nel Progetto Mab Unesco che sarà l’occasione per un’evoluzione culturale, di diffusione di buone pratiche e di buona comunicazione, e di valorizzazione delle attività umane coerenti con i valori ambientali. Dato che uno dei valori fondanti della Riserva della Biosfera è l’opera degli agricoltori, possiamo parlare di “agroecologia”. Ciò significa non solo lavorare in modo biologico ma soprattutto vedere il contesto in cui si opera come uno scenario dove l’intero territorio e tutti i suoi attori hanno una strategia collettiva tesa al raggiungimento di obiettivi comuni: valorizzazione delle risorse locali, dei prodotti naturali e tipici, del turismo lento, della biodiversità, del paesaggio, della cultura e delle tradizioni, dell’etica produttiva e commerciale. Tutto ciò è coerente con l’intenzione ormai largamente condivisa di portare il territorio euganeo ad essere un simbolo di “Salute Preventiva e Qualità della Vita” di livello europeo e non per caso questo è anche il titolo scelto per il MaB. Giustamente si definisce l’agricoltura “settore primario” e dunque da qui si è partiti con i lavori tesi a costruire il dossier per l’UNESCO. Panoramica Colli Euganei

Ed è in questo momento nel “Biodistretto Colli Euganei”  la parte più operativa a tal proposito. Si è formato un tavolo di lavoro permanente attorno al quale si riuniscono periodicamente i tanti tecnici agronomi che svolgono la propria attività di consulenza, di ricerca e di informazione in questo territorio. Molti i temi su cui si sta lavorando: – come incentivare e aiutare sempre più numerosi agricoltori verso la scelta del biologico; -come con semplici accorgimenti si può trasformare una coltivazione in elemento paesaggistico; -come adeguare le scelte varietali e le tecniche di coltivazione a suoli, microclimi, stabilità idrogeologica migliorando la sostenibilità economica; -come prevenire i rischi dei mercati altalenanti attraverso scelte produttive originali e caratterizzanti; -come fare sinergie fra produttori e aprire sempre più le proprie aziende al pubblico; -come recuperare e rivitalizzare i tanti terreni incolti e abbandonati; -quali sperimentazioni mettere in campo per rendere sempre più sostenibile l’agricoltura di domani.

Panoramica Colli Euganei

Da sottolineare anche la costante interconnessione con gli altri organismi che contribuiranno a costruire il progetto: l’ente Parco che mette a disposizione una grande quantità e qualità di informazioni ambientali, naturalistiche e cartografiche; il GAL che allarga i confini delle informazioni e organizza gli incontri pubblici; la OGD che implementa le attività agricole con il turismo, in particolare quello termale e con tutto il settore terziario; la Strada del Vino che interconnette tutti gli attori e i relativi lavori. Si prevede di portare a compimento la preparazione del Dossier entro l’Autunno 2018. Dovrebbe inoltre esserci d’aiuto anche il progetto ormai ben avviato verso l’inserimento di “Padova del ‘300 nel registro dei “Patrimoni UNESCO”.

A cura di Franco Zanovello e Giorgio Andrian