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L’Orto Salute ed Ecologia

L’Orto Salute ed Ecologia

Introduzione

Coltivare un orto, ormai è risaputo, è una delle attività ricreative che dona più soddisfazioni e che nel contempo aiuta a migliorare il territorio che ci circonda. Coltivare un orto o un giardino, sporcarsi le mani imparando a vivere a contatto con la natura, conoscere e apprezzare la cultura della terra non serve solo per risparmiare e mangiare sano, ma permette di raggiungere un benessere generale e ridurre lo stress accumulato. La crisi economica, la voglia di tutelare l’ambiente in cui viviamo e l’attenzione sempre maggiore ad alimentarsi in modo corretto e sano, sono solo alcune delle principali motivazioni che stanno spingendo molti ad avvicinarsi alla terra. Recenti studi hanno osservato che in Italia sono circa 2,7 milioni i “contadini moderni” che si occupano di orti urbani. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, non sono solo i pensionati a occuparsi della terra, ma anche impiegati (12%), operai (10%), lavoratori autonomi, commercianti e imprenditori (8%), insegnanti (4%), che per produrre cibi sani ed ovviare al problema degli spazi arrivano a trasformare in orti anche i loro terrazzi, giardini e balconi. Questo fenomeno ha portato anche alla nascita di nuovi modi di gestire il territorio rendendo possibile la coltivazione anche a chi non ha terreno agricolo disponibile. Non tutti hanno la possibilità di cimentarsi in quest’avventura e proprio per questo motivo è nata l’idea degli “orti sociali”.

Quanti modi abbiamo per Coltivare l’orto?

Moltissimi! E con la tecnologia sono in aumento. Di seguito vediamo i principali:

• Orto urbano Sono numerosissime le città in cui vengono rivalutati terreni abbandonati e degradati per essere convertiti in orti. Questi terreni, dopo essere stati divisi in lotti, vengono assegnati ai residenti che ne fanno richiesta. Con questo modello, oltre a ripulire zone cittadine ormai in degrado, viene data la possibilità di coltivare un orto.

• Orto in affitto La grande richiesta di terra da coltivare ha portato molti proprietari terrieri ad affittare i campi per soddisfare la sempre maggiore richiesta. Il prezzo di un appezzamento di terreno coltivabile equivale circa al costo di circa un caffè al giorno e permette di godere dei frutti della terra per tutto l’anno.

• Orto sul balcone Riempire il terrazzo o il balcone di vasi o contenitori adatti a contenere terra è il metodo meno oneroso, sia in termini di fatica sia in termini economici. Inoltre si possono realizzare portavasi verticali così da sfruttare al massimo la poca superficie a disposizione per trasformare il terrazzo in un piccolo orto.

• Orto virtuale Un vero e proprio “cyber-orto” per coloro che non amano particolarmente il lavoro manuale o non hanno il tempo necessario, ma che amano consumare prodotti di stagione. Computer alla mano si crea il proprio orto virtuale. Questa idea, che arriva dall’Inghilterra, si sta sempre più affermando anche in Italia. I costi sono contenuti e comodamente dal pc si può scegliere cosa seminare nello spazio (circa 30 mq che producono sui 300 kg di verdura). Una volta raccolte, le verdure, verranno consegnate direttamente a casa.

Quali sono i vantaggi sulla nostra salute coltivando l’orto?

Come sappiamo, mangiare verdura è importante per una corretta alimentazione, ma sempre più spesso c’è il rischio di assumere con esse anche sostanze nocive. Il primo aspetto fondamentale, è quindi la consapevolezza di mangiare prodotti sani di cui si conoscono esattamente le sostanze con cui sono cresciuti. Il secondo aspetto è meno scontato, ma comunque da non sottovalutare. Oltre ad una buona alimentazione, per la nostra salute, è indispensabile l’esercizio fisico. E quale migliore esercizio di coltivare l’orto? Bagnare, estirpare le erbacce, muovere la terra o raccogliere i prodotti, corrispondono a circa una mezz’ora di palestra al giorno, gratuita ed all’aria aperta.

Quali sono i vantaggi sull’ambiente coltivando l’orto?

Come diretta conseguenza della coltivazione fai da te, si può affermare che l’orto aiuti l’ambiente in primo luogo grazie alla riduzione dei prodotti fitosanitari di sintesi. Questo, oltre che giovare alla nostra salute, gioverà anche all’ambiente circostante. Il minor uso di prodotti di sintesi garantirà, seppur con un leggero sforzo in più, cibi sani ed ecosistemi più equilibrati che garantiranno alti livelli di biodiversità. Così facendo l’ambiente circostante sarà in grado di raggiungere un equilibrio tale, che seppur presenti, malerbe ed insetti non arrecheranno danni alla nostra produzione. In secondo luogo, con la coltivazione dell’orto si ridurranno gli inquinanti. Per spigare questo concetto ci porremo delle semplici domande. Avete mai pensato a quanta strada fa un qualsiasi ortaggio prima di arrivare sulle nostre tavole? E quanto influiscono i trasporti in termini di inquinamento e costo? Sicuramente coltivare il nostro pezzetto di terra aiuta a diminuire le emissioni di anidride carbonica dovuta ai trasporti. Ma di quanto? È tutta questione di filiera! La filiera produttiva è caratterizzata da un certo numero di passaggi produttivi e intermediazioni commerciali, quindi meno chilometri e meno passaggi di mano fa un prodotto più la filiera si definisce “corta”. Il termine “filiera corta” sta sempre più prendendo l’accezione di genuinità e sicurezza. Riducendo intermediazioni e spedizioni a centinaia di chilometri di distanza permette di riconoscere provenienza e freschezza dei prodotti, oltre che ad evitare gli inevitabili rincari di prezzo. L’ideale sarebbe, per l’appunto, riuscire a produrre ortaggi e verdure necessari grazie all’orto, ma non sempre è possibile. Come possiamo reperire prodotti sani e di stagione se non possiamo coltivare l’orto? Una possibile alternativa è quella di comprarli direttamente dai produttori! Spesso le aziende dei Colli Euganei vendono direttamente i loro prodotti o si organizzano nei sempre più numerosi e diffusi “mercati a Km 0”. In sintesi, accorciando la filiera il più possibile si fa del bene a noi stessi, all’ambiente e all’economia locale!

L’orto come strumento didattico

Il rispetto della natura è anche questione di educazione. Conoscerla ci aiuta a sentirci parte integrante di essa. L’orto e la fatica di coltivarlo possono diventare un ottimo strumento di insegnamento per i più giovani. Conoscere la stagionalità dei cibi, imparare uno stile di vita sano, evitare gli sprechi e ridurre l’inquinamento dovrebbero essere dei principi insiti nella natura umana, ma sempre più spesso ce ne dimentichiamo anche per colpa della nostra vita apparentemente distaccata dalla natura.

Il Cyber Orto

Per i meno avvezzi alla fatica e all’uso della vanga o per chi ha davvero i minuti contati e non può permettersi di coltivare il proprio pezzo di terra, c’è un’idea del tutto rivoluzionaria: il cyber-orto. Quest’idea, nata in Inghilterra con il progetto “Capital Growth”, unisce tutti i benefici degli orti e la tecnologia. Grazie al web, infatti, avremmo le garanzie di una merce prodotta localmente, di stagione e di ottima qualità, ma eviteremo di fatto la fatica e risparmieremo tempo. Questa novità è sbarcata anche in Italia (zone per ora servite sono Milano, Torino, Vercelli, Biella, Novara e Casale) e funziona in modo abbastanza intuitivo. Tramite un pc ci si collega ai portali delle aziende agricole che forniscono il servizio, ci si iscrive e si sceglie cosa produrre! L’unico costo è il canone di affitto della porzione di terreno che si aggira attorno ai 700 € all’anno per circa 30 metri quadrati con capacità di produzione di circa 300 Kg di verdure. Ma non finisce qui! Infatti per chi volesse visitare il “proprio” orto, durante i weekend, si organizzano visite guidate alle aziende. Non solo, in tempo reale è possibile “spiare” la crescita delle piante tramite una webcam, una sorta di reality per contadini moderni! Una volta giunte a maturazione, le verdure verranno consegnate direttamente a casa! L’orto ci può aiutare a comprenderne l’importanza e, nonostante la fatica, ci ricompenserà con i suoi frutti.

Filippo Rossato