Parco Colli si va Verso un nuovo piano anti-cinghiali
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Parco Colli, si va verso un nuovo piano anti-cinghiali
Una situazione, quella dei cinghiali, diventata una vera emergenza in tutto il territorio del Parco Regionale dei Colli Euganei, che comprende i comuni di Abano Terme, Arquà Petrarca, Baone, Battaglia Terme, Cervarese Santa Croce, Cinto Euganeo, Este, Galzignano Terme, Lozzo Atestino, Monselice, Montegrotto Terme, Rovolon, Teolo, Torreglia e Vò Euganeo. Non solo gli ungulati mettono a rischio l’incolumità dei residenti e dei turisti, ma distruggono anche i raccolti e proprio in questo periodo che precede la vendemmia molti viticoltori hanno subito, e forse subiranno, danni ingenti.
A lanciare l’allarme, fra gli altri, la Coldiretti Padova: secondo alcune stime, le scorribande notturne di questi animali potrebbero arrivare a compromettere oltre un terzo dei vitigni con conseguenze per tutto il settore vitivinicolo,ì incluse le produzioni delle Doc e Docg nostrane. Il problema persiste nonostante le iniziative dell’Ente Parco Colli e delle guardie provinciali per mantenere il controllo sulla loro proliferazione: da qui la necessità di interventi efficaci e risolutivi per un’emergenza che continua ogni anno a presentarsi puntuale. Giuseppe Pan, Assessore regionale all’Agricoltura, in accordo con il neo-commissario regionale dell’Ente Parco Colli, Enrico Specchio, ha proposto la costituzione di una task force composta da Polizia provinciale, servizi forestali e operatori dello stesso Parco che sotto la guida della Regione coordinino le forze per risolvere la questione. Un’azione sinergica che è il presupposto e lo strumento per mettere in atto un piano di contenimento dei cinghiali nell’area del Parco Regionale dei Colli Euganei, in via di approvazione da parte dell’ISPRA – Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, su esempio di una medesima misura di contenimento selettivo in via sperimentale nella provincia di Verona.
Martina Toso
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