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Parco delle Ginestre

Parco delle Ginestre

Parco delle Ginestre
Rivadolmo, Baone


Posto su un breve declivio che digrada dolcemente verso la Strada Provinciale ed il canale Bisatto lato della Parrocchiale di Rivadolmo (Il giardino si trova accanto alla nuova chiesa parrocchiale), il Parco comunale delle Ginestre si estende per oltre due ettari e mezzo sull’area occupata fino a un triennio fa da una cava di calcare per la produzione di calce e cemento.
La Carta Geologica nomina Scaglia rossa quest’antica roccia formatasi sul fondo marino prima del vulcanesimo che fece nascere i Colli Euganei. Sopra il vecchio piazzale di cava uno spuntone roccioso mostra la tipica struttura a strati di questa formazione geologica, molto diffusa nella parte meridionale degli Euganei dove, tra Arquà Petrarca, Baone e Valle S. Giorgio, forma un vasto e arido pianoro ondulato. La zona di Rivadolmo è interessata decisamente da un clima mite di tipo Submediterraneo che la fa rientrare tra le aree climatiche più agevoli dei Colli Euganei. Ciò ha favorito oltre agli insediamenti abitativi anche le tradizionali colture agrarie disposte tra collina e pianura, oltrechè una ricca flora spontanea di tipo caldo secco.
Dopo lo sfruttamento distruttivo della cava, ed il primo intervento di sistemazione, la natura ha riconquistato il suo spazio sviluppando una flora piuttosto varia che alle specie locali associa alberi e arbusti di tipo ornamentale. I caratteri dell’attuale vegetazione variano dalla siepe che corre sul confine nord-orientale del Parco, formata da essenze legate alla boscaglia termofila originaria in cui dominava la roverella accompagnata da carpino nero e orniello. La parte sovrastante l’area Parco, che fu il vecchio piazzale di cava, è ora un ampio prato pianeggiante conquistato dalla tipica vegetazione a graminacee d’ambiente caldo arido, in cui spiccano vigorosi cespugli dal carattere pioniero come il biancospino e la splendida ginestra. Una boschetta, ombrosa d’estate e variamente colorata in autunno, occupa la zona meridionale del Parco: in essa troviamo acero campestre, acero riccio, orniello, olmo, bagolaro, pino nero e cedro dell’Atlante, che creano un ambiente particolarmente raccolto e suggestivo. Proseguendo lungo il viottolo tortuoso, gli alberi si diradano e nella parte superiore la vegetazione assume un aspetto luminoso, dominata dalla solare ginestra, che fiorisce a maggio, dalla rosa canina, dal profumato ligustro, dal biancospino, dalla lantana con i grandi fiori bianchi. Nelle chiarite erbose non è raro incontrare, tra il ginestrino dei prati e il rosso geranio, orchidee tra le quali l’Anacamptis pyramidalis. L’aspetto botanico si completa verso il basso con la diffusa vegetazione caratterizzata da vigorosi cespugli di ciliegio canino o di santa Lucia, Prunus mahaleb, specie molto adatta ai suoli calcareo- aridi, ma non caratteristica dell’area euganea e messa a dimora nel corso della prima sistemazione. La breve altura che chiude il Parco verso occidente ospita, assieme all’asparago pungente, specie rustiche di tipo infestante come l’ailanto, originario del Giappone e la robinia proveniente dai monti Appalachi dall’America settentrionale.
La fauna locale annovera tra gli uccelli la variopinta ghiandaia, dal rauco verso d’allarme, ed il fagiano che spesso fa sentire il suo roco richiamo nascosto tra le siepi presso i coltivi. Nelle giornate estive, è possibile osservare l’upupa che si posa sui vialetti mentre il rigogolo dal vivace piumaggio giallo-nero fischia il suo forte richiamo; più in alto, sopra il ripiano della cava, si può ammirare il volo veleggiato di una coppia di poiane. In inverno tra i rami spogli dei biancospini possiamo incontrare il paffuto pettirosso e il confidente scricciolo. Nei dintorni non mancano i mammiferi più frequenti della campagna e della collina, anche se è ben difficile sorprenderli di giorno. Sono il riccio, la volpe, la donnola, la faina, e più verso il monte il tasso. Il ghiro e il simpatico moscardino si muovono verso sera tra i rami dei noccioli e del biancospino. Gli anfibi sono presenti con la rana rossa ed il rospo smeraldino dalla livrea a macchie verde intenso su sfondo chiaro. La lucertola e il ramarro rappresentano i rettili, raro è il colubro e lo “scarbonasso”, mai osservata la vipera. Oltre alle attrattive naturalistiche e didattiche il Parco delle Ginestre offre un Percorso vita che si snoda per i vialetti tortuosi dove, a due graziosi ponticelli in legno e alle panchine per la sosta, si alternano vari attrezzi ginnici che consentono a chiunque un momento ricreativo particolarmente piacevole e rilassante. Vi è inoltre un’isola dove si possono fare libere attività di gioco, di animazione e sportive. Tre edicole in legno, la prima all’entrata, illustrano la struttura e la caratteristiche salienti del Parco delle Ginestre.

Parco delle Ginestre

Posto sulla Strada Provinciale a lato delle chiesa Parrocchiale di Riva d’Olmo, Baone (Pd)

Accesso è libero e gratuito. Aperto tutto l’anno dalle 9.00 al tramonto, percorso accessibile a carrozzine.