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Piccolo Borgo Antico di Cornoleda

Antico Borgo di Cornoleda - Colli Euganei

Piccolo Borgo Antico di Cornoleda

Un luogo sospeso tra cielo e terra,
dove l’arte dell’armonia è armonia della
natura ed ancora stanza intima dei ricordi

Vi è una località sui Colli Euganei che dire graziosa e bella è dir poco. È appena sopra Cinto Euganeo e porta il nome del corniolo: Cornoleda, borgo incastonato a mezza costa verso ovest del monte Gemola. Un anello stradale lo collega in altura a Valle San Giorgio, oppure più rapidamente, si percorre la breve ripida salita che diparte da Cinto Euganeo. Per una piacevole escursione si può raggiungere a piedi tra ameni sentieri discendendo dalla villa Beatrice del Gemola. Un borgo che conta una manciata di case, tutto stretto attorno alla parrocchiale, la chiesa intitolata ai santi Nazario e Celso, un robusto e leggiadro campanile, un monumento ai caduti di tutte le guerre, una casa padronale rinascimentale e un pozzo, con piacevole seduta. Quel provvidenziale pozzo che fino al primo dopoguerra ha fornito acqua all’intera comunità. Fino ai nostri giorni un gruppo di volontari festeggia la propria sagra estiva, con tavolate poste nell’unica vasta strada che attraversa il paese.

Antico Borgo di Cornoleda - Colli Euganei

Qui il tempo sembra si sia fermato, tutto scorre nella fiera tranquillità della pura armonia dei colli, tra il verde della natura e i ritmi della storia. Se non fosse che un eccellente frantoio situato a Cornoleda abbia fatto accendere i riflettori internazionali nel mondo dell’olio. Il frantoio si fregia di due trofei mondiali: Medaglia d’oro al concorso internazionale domina iooc 2016 e Medaglia d’oro al domina international olive oil contest, 5° concorso oleario al mondo. Dopo una serie di analisi sensoriali incrociate, l’Oscar Oil World Records

2016, ovvero il riconoscimento che “incorona” i valori di una filosofia di produzione aziendale costantemente proiettata verso l’eccellenza qualitativa, è stato assegnato per la categoria “fruttato leggero” al Frantoio di Cornoleda. Mi è stato donato di recente un libro a firma di Galdina Riolfatto, ben riuscita galleria della memoria, dal titolo “Una nonna ai nipoti, perché la storia continui”. Un racconto intimo e spontaneo di nonna Galdina nato dall’amore per la famiglia d’origine, come scrive nell’introduzione al libro Lucia Boaretto. E le origini sono proprio di questo sperduto e bel borgo di Cornoleda. Così viene ricordato dalla nonna:


“Ai piedi dei Colli Euganei c’è una collina, sulla quale svetta un campanile, affiancato da una vecchia chiesetta chiusa da molti anni. Fino al 1945 circa, lì c’erano un prete e il sacrestano, perché ci viveva parecchia gente da formare un bel paesello, ma, nel dopo guerra, molti di questi abitanti piano piano se ne andarono e tra questi anche il prete, nonostante le proteste dei fedeli, tra i quali c’era anche mia nonna. Per arrivare fin lassù si prende la ripida strada che parte dal paese giù in pianura, e da lassù si vede tutta la campagna, e quando il cielo viene spazzato dal vento fresco della primavera, all’orizzonte si possono scorgere gli Appennini e a destra le Prealpi con le loro cime innevate. In questa località ora ci sono rimaste una decina di case, tre sono state acquistate da ricchi signori i quali vengono a passare il fine settimana, una è stata adibita a B&B e solo le altre sono abitate da discendenti dei contadini che con grande fatica lavoravano la ripida terra. Arrivati davanti alla chiesa c’è una piccola piazzetta e sparse intorno un po’ di case; a sinistra della chiesa si trova la vecchia sagrestia con il suo vecchio orologio a meridiana, e a destra, con la sua imponenza grande più della chiesa, la casa della mia nonna: una vecchia villa veneta del ‘400. Si riconosce dal grande arco d’ingresso al piano terra e dalle finestre a trifora che danno luce al grande salone centrale del piano nobile superiore dove, ai lati, sono disposte quattro grandi stanze”. Un fresco racconto di un luogo sospeso tra cielo e terra, grazioso e ameno dei Colli Euganei, dove l’arte dell’armonia è armonia della natura ed ancora stanza intima dei ricordi.

Riccardo Ghidotti