Sentiero Colle di San Daniele
Sentiero Colle di San Daniele
Il Colle di San Daniele si trova adagiato nell’area nord orientale dei Colli Euganei, interamente compreso nel comune di Abano Terme.
Geologicamente è un corpo eruttivo, alto circa 90 metri, formato da trachite; tra gli affioramenti nei fianchi del colle si rintracciano piccoli cristalli di quarzo ialino lucente incolore, della dimensione di 1-2 mm, posti all’interno di fessurazioni e geodi irregolari nella trachite alcalina. Nonostante la scarsa elevazione, percorrendo i suoi sentieri si osservano molte specie tipiche della vegetazione euganea. Nel versante sud ovest, occupato in parte dal querceto termofilo si osservano alcuni elementi propri della macchia mediterranea tra cui l’erica arborea (Erica arborea), il corbezzolo (Arbutus unedo)e il cisto a foglie di salvia (Cistus salvifolius); nella parte fresca basale, durante l’inverno, si può godere della fioritura copiosa del campanellino (Leucojum vernum).
Molto diffuse sono alcune essenze arboree e arbustive comuni sugli Euganei, tra cui i biancospini (Crataegus monogyna, Crataegus laevigata ), il nocciolo (Corylus avellana ), la ginestra dei tintori (Genista tinctoria ), la rosa cavallina (Rosa arvensis) e il pungitopo (Ruscus aculeatus). Nella zona a sud est, i campi, coltivati sino a qualche decennio fa, hanno lascito il posto all’alloctona robinia (Robinia pseudoacacia), ai rovi (Rubus ulmifolius), all’olmo (Ulmus minor) e al gelso (Morus alba).
Ad ovest del Colle la vegetazione muta lasciando spazio nella parte alta al castagno (Castanea sativa ) con esemplari secolari, mentre sotto il Monastero domina un popolamento di bagolaro (Celtis australis ) dove, lungo il sentiero che lo attraversa, si incontrano, tra le numerose specie presenti, la piccola e curiosa morella rossa (Solanum villosum) e la rara carice impoverita (Carex depauperata). Nel sentiero basale a nord, tra un enorme esemplare di frassino ossifillo secolare (Fraxinus angustifolia subsp. oxycarapa ) e uno di farnia centenario (Quercus robur), possiamo scorgere il Monte Rosso che si erge solitario nella pianura. Tra le varie specie di felci presenti sul S. Daniele qui sono di sicuro interesse due entità non molto frequenti sugli Euganei: la felce dilatata (Dryopteris dilatata) e la felce certosina (Dryopteris carthusiana ).
In gran parte dell’area basale di questo versante cresce rigogliosa l’esotica e flessuosa rosa multiflora (Rosa multiflora).
A sud del Monastero di San Daniele è possibile visitare i resti di un antico roccolo, usato in passato per l’uccellagione con le reti, custodito in un bosco di castagno dove è possibile osservare numerose entità tipiche, tra cui la platantera comune (Platanthera chlorantha) e la piccola carice pallottolina (Carex pilulifera). I sentieri sono percorribili da tutti e il dislivello da superare è lieve. Nel castagneto, in primavera inoltrata, si può incontrare anche un interessante fungo, raro per la zona euganea: la russala parazurea (Russola parazurea).
Una vera e propria rarità della flora veneta (Masin, Ghirelli, 2001) è la campanula ruvida (Campanula cervicaria) un’entità che trova nel Colle di S. Daniele l’unico sito in cui è nota per la nostra regione.
La ricchezza e i colori della flora, dalla primavera all’autunno, rendono il Colle uno spettacolo unico.
Bibliografia. Masin, Ghirelli, 2001 – Flora del territorio aponense – Cierre Edizioni, Sommacampagna (VR).
Il Monastero di S. Daniele
Sulla cima del colle, raggiungibile attraverso una strada asfaltata e tramite i sentieri pedonali si erge il Monastero di S. Daniele costruito tra il 1076 e il 1078, dai signori da Montagnose (di origine longobarda) per i Monaci Benedettini.
Alla metà del XV secolo passò ai Canonici Regolari del SS. Salvatore di Venezia, che restaurarono il complesso, fino al 1771 quando il monastero fu soppresso, a causa di un decreto della Repubblica di Venezia e messo in vendita. Acquistato dall’avvocato Federico Todeschini di Venezia, che lo diede in dote alla figlia nel 1832, il monastero fu in parte trasformato in Villa Castello. Dal 1958 è proprietà delle Monache Benedettine, profughe da Fiume, che gli ridiedero l’antico splendore mediante numerosi restauri conservativi e la costruzione del Cenacolo del Sacro Cuore dove possono trovare asilo i fedeli. All’interno del monastero sono custodite interessanti icone sacre, alcune provenienti dalla Polonia e Russia.
Bibliografia
Leopoldo Fabris, Mineralogia dei Colli Euganei.
Rizzieri Masin, Leonardo Ghirelli,Flora del territorio Aponense .
Il monastero di San Daniele dal mille ad oggi, Il Basilisco.
Info:
Il Colle di San Daniele
area nord orientale dei Colli Euganei
interamente compreso nel comune di Abano Terme.