Solstizio d’Estate – Colli Euganei
Solstizio d’Estate
Il giorno più lungo dell’anno
Il 21 giugno 2017 avviene il solstizio d’estate ed è considerato il giorno più lungo dell’anno. Il Sole infatti raggiunge la sua altezza massima rispetto all’orizzonte, alle ore 22:34 di Greenwich (per l’Italia alle 00:34 del 21 giugno), donandoci il numero massimo di ore di luce nell’arco di un giorno.
Questo evento segna l’inizio dell’estate astronomica. Se fino ad ora, le giornate sono andate progressivamente allungandosi, dal 21 giugno in poi si accorceranno. Questo periodo terminerà il 21 dicembre con il solstizio d’inverno.
Insomma, noi crediamo che cominci l’estate, ma in realtà, da questo momento in poi, il Sole comincia a calare, per dissolversi, al fine della sua corsa verso il basso, nelle brume invernali.
Nell’emisfero australe, invece, accade l’esatto opposto: il 20 giugno è il giorno più corto dell’anno.
I solstizi dunque sono tutta questione di prospettiva. Se durante il solstizio d’estate vi trovaste al Circolo Polare Artico, il Sole non tramonterebbe mai per tutta la giornata, mentre al Circolo Polare Antartico sarebbe buio per tutte le 24 ore.
Il solstizio d’estate è caratterizzato in tutta Italia e specialmente nei Colli Euganei da riti e leggende per festeggiare il periodo più florido dell’anno.
Curiosità:
1. Fare un fuoco
Sono centinaia i riti in Italia per la notte magica di San Giovanni, ma tutti comprendono il falò purificatore per scacciare le tenebre, per celebrare la luce e il bene. Si bruciano le erbe vecchie, si salta il fuoco per avere fortuna, si mette la sua cenere sui capelli. In molte campagne si usa ancora accendere falò e ballare per scacciare il malocchio, in alcuni luoghi è stato sostituito dai fuochi d’artificio, ma anche a casa, basta poco: accendete una candela nella notte.
2. Raccogliere le erbe giuste: il mazzetto di San Giovanni
Altra tratto comune per la notte più breve dell’anno è la raccolta delle nuove erbe. Il mazzetto di San Giovanni – alcuni dicono debba essere composto da 7 erbe diverse, altri da da 9 – scaccia il malocchio, porta fortuna e, messo sotto il guanciale la notte, porta sogni premonitori. Di certo del mazzetto deve far parte l’iperico (erba di San Giovanni, detto anche scacciadiavoli) contro il malocchio, ma anche l’artemisia (cintura del diavolo) per la fertilità, la ruta, la mentuccia, il rosmarino, il prezzemolo, l’aglio, la lavanda.
3. Bere la rugiada
La rugiada che copre i prati nella notte del Solstizio d’estate porta a nuova fioritura la natura, e ha capacità di purificazione e emendazione. Camminare o sdraiarsi nei campi la mattina presto, o meglio raccoglierla (con un telo passato sull’erba per poi strizzarlo) per poi berla, allontana il malocchio e favorisce la fecondità. Anche l’acqua in un catino con a bagno le erbe di San Giovanni, o la lavanda, lasciata sul davanzale la notte del 23, si purifica e porta fortuna.
4. La premonizione dell’amore
La notte del Solstizio è la notte della premonizione, soprattutto per quello che riguarda l’amore. Le donne che vogliono sposarsi in questa notte possono “vedere” il loro futuro marito, a seconda dei riti, nel riflesso in un pozzo, riflesso nello specchio, in sogno. Oppure rompere un uovo (meglio di gallina bianca) e versarne l’albume in un bicchiere d’acqua, da lasciare sulla finestre perché raccolga la rugiada di San Giovanni. Il mattino, la forma composta dall’uovo sveleranno informazioni sul futuro marito. Ok, bisogno saperle interpretare (liberate la fantasia).
5. La felce nel taschino
C’entra sempre con la raccolta, e la rugiada, ma una foglia di felce raccolta la notte e messa nel taschino, addosso, tenuta in casa, porta soldi. Si dice che nella notte la felce lasci cadere il suo seme, e chi lo trova troverà un tesoro.
6. Mangiare le lumache
È sempre connesso all’estirpazione del malocchio, in questa notte in cui tutto si può. Le corna delle lumache sono considerate simbolo di discordia, da eliminare mangiandole. In questa notte si raccolgono anche le noci che serviranno a preparare il nocino (il noce è l’albero delle streghe).
Cari amici lettori, passate una serata magica nei Colli Euganei durante il Solstizio d’Estate, alla ricerca di piante e fiori, ma anche solamente per camminare o sdraiarsi nei campi, scaldati da un grande falò alimentato dalla luce del sole alla sua massima altezza.