Il Velo di Stelle che Avvolge l’Estate
Il Velo di Stelle che
Avvolge l’Estate
Da qualunque luogo buio, in zone collinari a punti più elevati, in una notte senza Luna, qualcosa di magico può apparire in Cielo. Una striscia lievemente luminosa, che si estende, si restringe e si allarga come un fiume dalla costituzione semitrasparente, lievemente chiara, che durante le notti estive attraversa tangenzialmente la Volta Celeste da Nord a Sud. Stiamo parlando della Via Lattea: la galassia in cui abitiamo. Un luogo Euganeo in cui si ha certezza che in certe condizioni la Via Lattea può essere ammirata ad occhio nudo è la località Roverello, tra Faedo ed Arquà Petrarca. Siamo nella zona centrale del Parco Naturalistico dei Colli Euganei, ben al riparo dalla luce delle pianure circostanti sopratutto quella che proviene dal capoluogo di provincia, Padova, che di luci ne ha ben troppe e disparate verso l’alto, ma sopratutto un luogo delizioso, adatto all’osservazione del Cielo notturno.
Sicuramente chi si è soffermato ad osservare la Via Lattea con i propri occhi si è imbattuto in uno degli enigmi più grandi che mente umana abbia potuto affrontare: quanto è grande l’Universo? Abbiamo molte risposte e qualche conoscenza ma, per tentare di comprendere questa vastità basta fare una riflessione. Nel 1929 il famoso astronomo Edwin Hubble, si imbatté in una osservazione straordinaria eseguita con il telescopio di Monte Wilson, sulle alture della California, lo strumento più potente mai costruito fino a quel momento con il suo specchio principale di 2,5 metri di diametro. Quell’osservazione riguardava un insieme di oggetti di profondo cielo chiamati “Galassie”. Successivamente a questi oggetti venne dato il nome di Galassie, un insieme di miliardi e miliardi di Stelle che si muovono nel cosmo seguendo un “ballo gravitazionale”. Da quel momento ci si rese conto sempre di più della vastità dell’Universo perché nel Cosmo esistono, lontanissime, una quantità infinita di galassie. Tutte le Stelle che noi vediamo ad occhio nudo in una notte stellata sono appartenenti ad una sola galassia, la nostra, la Via Lattea. Questa è la riflessione: in comparazione alle distanze che noi ci creiamo mentalmente, l’Universo sembra infinito. Solamente con i nostri occhi, in certe notti estive prive di nubi, accuminando il nostro spirito di osservazione, il Cielo affascinante apparirà come d’incanto. Con degli strumenti ottici come un telescopio di media apertura lo spettacolo estivo è assicurato. Sia in agosto che in settembre di questo 2017 i due pianeti più spettacolari da osservare transiteranno nella Volta Celeste durante queste notti.
Giove, il gigante gassoso, ripreso dall’Hubble Space Telescope, con l’immenso uragano, come un grande occhio ciclopico, la Grande Macchia Rossa. Se fosse cavo potrebbe ospitare circa 1200 pianeti delle dimensioni della Terra. I suoi strati superficiali di gas creano un continuo movimento e si spostano a velocità che raggiungono centinaia di km/ora. Con l’osservazione di Giove, specialmente della scoperta dell’orbita dei suoi quattro satelliti medicei: Io, Europa Ganimede e Callisto, Galileo dette il via al nuovo pensiero, quello Copernicano che definì il Sole al centro di tutto il sistema, abbandonando la precedentemente teoria Tolemaica, con la Terra al centro dell’Universo. Ph: Courtesy NASA.
Si tratta di Giove, visibile fino a metà agosto e di Saturno, osservabile fino alla seconda metà di settembre. Giove appare nell’area della costellazione zodiacale della Vergine, Saturno è visibile nella costellazione di Ofiuco, oramai definita la tredicesima costellazione zodiacale: infatti, per effetto del Moto di Precessione, lentamente la “configurazione” del Cielo e delle costellazioni si sta modificando. Per costellazioni zodiacali si intendono quegli asterismi, famosissimi, su cui transitano otticamente il Sole, La Luna e i Pianeti, quindi la fascia di Cielo detenuta dal nostro Sistema Solare. Ora è possibile che il Sole, la Luna e i Pianeti, a turno possono transitare otticamente nell’area delimitata da questa misteriosa costellazione dell’incantatore di serpenti, Ofiuco. L’osservazione di queste due divinità in Cielo sarà emozionante con strumenti che possono garantire dai 200 ingrandimenti in su Giove, che in questo periodo si trova ad una distanza di circa 5 Unità Astronomiche dalla Terra (750 milioni di km circa) è composto da grandi quantità di idrogeno ed elio e si suppone che miliardi di anni fa solo a causa della sua relativa scarsa densità, pressione e temperatura non si sia divenuto una stella. Le sue bande equatoriali formate da gas color ocra e sabbia testimoniano le forti correnti superficiali, venti che possono raggiungere i 400 km/ora e in serata con un buon cielo al telescopio è possibile identificare la famosa Grande Macchia Rossa, straordinario fenomeno dovuto ad un uragano di correnti di gas che resiste da oltre 400 anni. Spostando l’osservazione verso est di qualche decina di gradi, un po più in basso sull’orizzonte troviamo Saturno.
Saturno è il secondo pianeta del Sistema Solare per grandezza. La teoria più accertata della costituzione dei suoi anelli è quella che due o più asteroidi si sono scontrati nelle vicinanze di Saturno, già precedente formato da gas. La grande quantità di detriti di cui sono composti hanno formato, nell’arco di miliardi di anni, quella conformazione dovuta alla gravità del pianeta, caratteristica unica per estensione degli anelli, nel Sistema Solare. Attualmente dista dalla Terra 9 Astronomiche vale a dire un miliardo e mezzo di km circa. Saturno è qui ripreso dalla sonda Cassini una immagine che mostra tutta la maestosa bellezza di questo pianeta. Ph: Courtesy NASA.
Ad occhio nudo, il Dio del tempo, appare come un piccolo punto color beige, successivamente osservato con più di 200 ingrandimenti, l’emozione sale. La caratteristica conformazione della sfera avvolta dai suoi anelli è una visione che lascia senza parole. Tra le varie osservazioni di oggetti che un telescopio di media apertura può offrire, quella di Saturno si pone tra le più spettacolari, sopratutto per la fortunata disposizione dei suoi anelli che, in questo periodo, risultano sensibilmente inclinati rispetto al suo asse, con la possibilità di individuare perfino la famosa “Divisione di Cassini”, un breve tratto scuro tra gli anelli stessi. Il palco di tutto questo spettacolo è nuovamente la Via Lattea che attraversa la Volta Celeste da Nord-Est proseguendo con il suo voluttuoso velo composto da miliardi di Stelle sopra l’orizzonte verso Sud-Ovest, dove troviamo la massima concentrazione di Stelle e oggetti di profondo Cielo.
Quando osserviamo questo punto del Cosmo, tra le stupende costellazioni dello Scorpione e del Sagittario, miriamo con gli occhi il Centro della Via Lattea, dove, a 26.000 anni luce dalla Terra, si trova il Buco Nero più vicino. Un appuntamento imperdibile sarà possibile la sera del 12 agosto, quando si potrà osservare insieme Giove, Saturno e le Perseidi, le stelle cadenti che in questa serata avranno il picco di osservabilità, specialmente dal primo buio fino alle 23.15, vale a dire quando sorgerà, dall’orizzonte est la Luna quasi all’ultimo quarto che porterà più chiaro il fondo del Cielo rendendo una sfida l’individuazione di molte meteore che in queste notti copiosamente bucano l’atmosfera terrestre, incendiandosi. Esiste un altro modo per osservare il Cielo in modo ravvicinato e meravigliarsi. Uno strumento che molti potrebbero avere in casa e non è mai stato usato a questo scopo: un binocolo. Naturalmente a patto sia ben fissato su un alto e robusto cavalletto, un binocolo offre spettacolo.
Molti potrebbero avere dei dubbi, in questo caso un minimo di qualità ottica deve essere garantita, ma un campo stellare visto attraverso un binocolo medio è sorprendente. Un Binocolo 8X60, dove 8 sono gli ingrandimenti e 60 è l’apertura ottica dello strumento in millimetri, offre un guadagno osservativo di 64 volte il nostro occhio! Possiamo osservare Ammassi Stellari di tipo aperto, come un gruppetto sparuto di stelle oppure Ammassi Globulari, lontanissimi agglomerati sferici di stelle vecchissime, ma anche la Luna da molte soddisfazioni. Un consiglio è soffermarsi quel luogo che solo il Cielo estivo, assicura: il centro della Via Lattea, questa immensità di Stelle che con l’osservazione binoculare, vale a dire con entrambi gli occhi, sembrerà traboccare da ogni dove. Chi vuole avvicinarsi a guardare il Cielo un po più da vicino potrà approfittare delle serate osservative che, in agosto, si verificano con gli strumenti degli astrofili dell’Associazione Astronomica Euganea nelle varie località in cui essi operano oppure negli appuntamenti serali che offre il Planetario di Padova durante la stagione estiva. Questa è l’estate, con il suo velo notturno. La stagione in cui le Stelle, dai nostri Colli Euganei, sembrano a noi più vicine.