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Monte Cero, Tesori Naturalistici

Pendici Monte Cero

Tesori Naturalistici del Monte Cero

C’è un crinale a settentrione del Monte Cero di Baone dove dimora la Ruta, sto parlando della Ruta patavina, la pianta più rara d’Italia, che trova spazio e vita soltanto sui Colli Euganei. La strada che sale a Calaone partendo dal “Passo dee crose”, che si trova a metà strada fra Baone e Valle San Giorgio incontra sulla destra dopo qualche centinaio di metri, un vegro dove vive l’Haplophyllum patavinum (Ruta patavina).
Ci troviamo in un luogo magico dei “nostri colli”, qui ho avuto modo di incontrare verdi gemme preziose, che per chi come me ama la natura ed è affascinato dal regno verde, sono veramente qualcosa di magico. Ora vi racconto di cosa si tratta: accanto alla Ruta patavina, cresce anche l’unica orchidea che fiorisce in autunno, si tratta della Spiranthes spiralis (Orchidea d’autunno), piccolina coi suoi candidi fiorellini che avvolgono il caule come una spirale, ma non c’è solo lei.

Orchidee Spontanee Orchidee Spontanee
Alla fine del vegro (abitato anche da parecchi Juniperus ricchi di frutti) dove inizia il primo sottobosco, qualche anno fa ho contato 150 esemplari di un’altra orchidea considerata rara per la zona euganea, sto parlando della Cephalanthera damasonium (Cefalantera giallognola); sempre nel vegro, vicino ad un Ginepro fiorisce anche qualche esemplare di Orchis militaris (Orchide militare), poi verso la fine di aprile, a volte numerosa, fiorisce quella che viene considerata forse la più bella fra le Ofridi, l’Ophrys holosericea (Orchidea tutta seta).
Forse pochi sanno che proprio lì esiste una “stazione”, forse la più numerosa dei “colli”, di Orchis purpurea (Orchidea maggiore), in un piccolo areale circa 50×50 m ho contato circa 200 esemplari di questa specie, proprio nel marzo di quest’anno, stranamente risparmiate dai cinghiali!
Secondo me è a rischio di estinzione ugualmente, perché ormai c’è l’uso di piantare olivi e viti dappertutto e quell’angolino così ricco di magia forse sparirà. Il Monte Cero non è interessante soltanto per le sue presenze vegetali, nelle vicinanze di Calaone si trovano quattro importanti sorgenti ricche d’acqua, un tempo ampiamente usate dalla popolazione locale, queste quattro fontane fanno parte del percorso delle 13 Fontane del Comune di Baone e precisamente sono: la n. 6 “Ea Fontana dee Muneghe”, la n. 7 “Fontana detta Fontanon”, la n. 9 “Ea Fontana Puie” e la n. 11 “Ea Fontana Papafava”.
La suggestione di questi luoghi non si ferma qui, ci sono due piccole alture a ponente di Baone, precisamente: il Monte Salarola e Ea sima de Santa Veronica, che raccolgono nelle loro vicinanze alcuni dei luoghi nascosti che io amo definire i “siti misteriosi” sto parlando: Dea carega del diavoeo, Del buso del diavoeo, Dea pria del bel cagare, Dea casetta dea striga Farinea.

Ma di questo parleremo in maniera approfondita in altra occasione.

Buona Vita nel Verde!

Gastone Cusin