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Torreglia, Tesori Naturalistici e Culturali

Castello di Torreglia

Tesori Naturalistici
e Culturali di Torreglia

Torreglia, suggestiva cittadina dei Colli Euganei, situata fra Montegrotto, Galzignano e Teolo. La località è importante soprattutto per i siti storici che fanno parte del suo circondario, di seguito, ve ne racconto alcuni. Sulla sommità del Monte Donego, a Torreglia Alta, incontriamo la Pieve di San Sabino nella cui parete esposta a nord si trova il monumento funebre dell’Abate Giuseppe Barbieri, benedettino di Praglia vissuto in questi luoghi nel XIX secolo.

Sansabino

Il Castelletto di Torreglia è sito a nord del Monte Siesa, subito dopo i tornanti della provinciale che scende verso Torreglia venendo da Galzignano, fu costruito sui resti di un’antica fortezza. Questo luogo fu rettoria del Monastero di Santa Giustina di Padova, infatti incontriamo una chiesetta dedicata a Santa Maria, costruita attorno l’anno 1590, divenuta verso la fine del 700’ proprietà dei Principi Giovanelli, poi passò al Sovrano Ordine di Malta, infine in tempi più recenti ad una benestante famiglia padovana.

Roccolo Bonato

Il Roccolo di Bonato invece, recentemente restaurato dall’Ente Parco Regionale dei Colli Euganei, si trova nel versante orientale del Monte Rua verso ponente del Castelletto, al lato di Via Scala, posto in una posizione strategica per predare gli uccelli di passo. La struttura è appartenuta a Dino Bonato e funzionò fino all’inizio degli anni ‘70.

Moini Veci

Nel tratto terminale del Calto dee Fade, oltre alla storica Fonte Regina, incontriamo “El Butarotto dei Moini Veci”, in cui sino a poco tempo fa nuotavano nella fonte i gamberi di fiume.

Rio Calcina

La collina del Mirabello è un piccolo rilievo che si trova fra Torreglia e Luvigliano che dalla metà dell’800 appartiene alla famiglia Tolomei; accanto alla Villa c’è un parco con un laghetto, un Roccolo e un Belvedere con tempietto realizzati dall’architetto Giuseppe Jappelli. Dal 1531 e per quasi tre secoli il luogo è stato proprietà dei Padri Agostiniani di Santa Maria di Monteortone, i quali possedevano circa 100 ettari di terreno attorno al Mirabello.

Fonte Regina

Tra le alture che circondano Torreglia ricordiamo il Monte dea Mira, detto anche Monte Donego, una piccola altura che separa il centro di Torreglia “paese” da Torreglia Alta. Attorno al XIII secolo sulla sommità dell’altura esisteva il Castello dei nobili Transelgardi. Di particolare interesse botanico c’è la bella stazione di Anemone nemorosa (Anemone dei boschi), che vive in simbiosi con un funghetto, un ascomycete che si chiama Sclerotinia tuberosa.

Anemone

In passato ho avuto la possibilità di incontrarlo e documentarlo, una vera chicca per gli appassionati. Per concludere, in questa zona c’è anche un’altra rarità sotto l’aspetto micologico, la Stropharia aurantiaca, anche questa documentata e conservata fra i reperti del Gruppo Micologico Naturalistico Culturale Monselicense.

Gastone Cusin