Curiosità sulla tradizione di San Martino nei Colli Euganei
Curiosità sulla tradizione
di San Martino nei Colli Euganei
Un giorno freddo e piovoso d’inverno il soldato romano Martino, galoppando avvolto da un mantello pesante, incontrò un povero vecchio coperto di stracci. Martino prese il suo caldo mantello, lo tagliò in due e diede una parte al poveretto e continuò a galoppare nel vento gelido. Ad un tratto il vento si calmò, spuntò il sole e incominciò a fare caldo. Da qui l’estate di San Martino e il proverbio “L’istà de San Martin dura tre dì e un pochettin”.
Quella notte Martino sognò Gesù vestito con la metà del suo mantello. Gesù rivolgendosi agli angeli disse: “Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato, egli mi ha vestito”. Dopo questo episodio Martino decise di abbandonare la carriera militare per quella religiosa, fino a diventare vescovo di Tours.
San Martino: Oche e vino nei Colli Euganei
San Martino è uno dei santi più venerati in Europa, in Italia e in Veneto e viene festeggiato l’11 novembre.
Questa data era molto importante per la tradizione contadina veneta e anche dei Colli Euganei perché coincideva con la fine dell’anno lavorativo dei contadini. Il padrone decideva se confermarli per l’anno seguente o licenziarli. Il detto “fare san martino” significa appunto cambiare lavoro e traslocare. Da qui un altro proverbio veneto: ” San Martin viene ‘na volta a l’ano, s’el vegnesse ogni mese el saria a’ rovina del paese”.
Il 12 novembre era anche il giorno d’inizio del digiuno prima del Natale, e per questo l’11 novembre si festeggia una specie di capodanno contadino, con grandi abbuffate e bevute. L’animale tipico che dominava questa festa era l’oca.
L’allevamento delle oche era molto diffuso nei Colli Euganei, e questo animale era molto importante perché ricco di grasso e proprio tra novembre e dicembre si mangiavano le prime oche dell’annata. Da qui il proverbio veneto ” Chi no magna oca a San Martin, no’l fa el becco de un quatrin”. Un’altra leggenda narra che Martino non volesse diventare vescovo e si nascose in una stalla piena di oche, ma il rumore degli animali rivelò il suo nascondiglio.
Intorno all’11 novembre si festeggiava anche la fine della vendemmia e s’inizia a bere vino novello, infatti ” A San Martin casca le foie e se spina el buon vin” e ” da San Martin el mosto diventa vin”.
San Martino è anche il patrono degli osti perchè un’altra leggenda narra che trasformò l’acqua in vino.
A Luvigliano di Torreglia si festeggia San Martino e il vino con la
Mostra dei Vini Doc Colli Euganei.
Per assaporare e degustare i vini e i prodotti tipici dei Colli Euganei.