Un Anno al Parco dei Colli Euganei
Un Anno al Parco
Impegni, Metodologie, Incarichi,
Obiettivi e Selecontollori
Interventi di Tutela del Territorio e del Paesaggio
Grazie ai finanziamenti PAR-FSC 2007-2013 (Programma Attuativo Regionale – Fondo per lo sviluppo e la coesione), il Parco ha iniziato a realizzare nuovi interventi di tutela e miglioramento del territorio euganeo. I principali lavori avviati sono ubicati a Galzignano Terme presso la struttura denominata “Casa Marina”, a Baone presso il Parco delle Ginestre e a Rovolon presso l’area attinente l’antica Parrocchiale. Due sono gli interventi di miglioramento apportati nell’area esterna di Casa Marina, ovvero la realizzazione della rampa di accesso al parcheggio sottostante la struttura, da tempo impraticabile e il rifacimento della Pista per diversamente abili del giardino botanico dei Colli Euganei. Queste due tipologie di lavori erano necessarie per valorizzare e rendere accessibile a chiunque la struttura che si trova nel cuore dei Colli Euganei, sul versante sud del Monte Venda, in una delle zone più belle dal punto di vista naturalistico. L’edificio, adibito a Ostello, Biblioteca Didattica, Laboratorio di Educazione Naturalistica e Centro Visite, è di proprietà della Regione e gestito dal’Ente Parco. L’area esterna a Casa Marina è stata identificata per lo sviluppo di un giardino dove raccogliere le specie vegetali dei principali ambienti del Parco euganeo. Nasce così il Giardino Botanico dei Colli Euganei, un orto tematico dove sono state riprodotte varie aree rappresentative della vegetazione euganea.
Tale area è attraversata da un percorso adattato anche a visitatori diversamente abili, con un tracciato pianeggiante o a leggera pendenza. Il Parco delle Ginestre, ubicato a Baone, a breve distanza dall’Anello ciclabile che corre lungo l’argine del Bisatto, si estende per oltre due ettari e mezzo, nasce dalla rinaturalizzazione dei resti di una vecchia cava di scaglia rossa. Il clima mite che interessa questa zona favorisce la presenza di una flora spontanea piuttosto diversificata, che affianca alle tipiche specie locali alcune specie esotiche. Tale area, di rilevante valore naturalistico e in avanzato stato di degrado, necessitava di urgenti interventi di manutenzione straordinaria del verde dell’area a bosco e di quella a “vegro” con Ginestre. I lavori termineranno a breve con la sostituzione dell’arredo urbano degradato e la posa di espositori informativi delle specie floristiche presenti. L’Antica parrocchiale di Rovolon Alta, un tempo antico brolo della Chiesa dedicata a San Giorgio, versava da tempo in stato di abbandono, con la presenza di vegetazione arbustiva e arborea invadente, prati non sfalciati e curati e la mancanza di una viabilità e attrezzature adeguate che ne compromettono la fruibilità. Con il consenso della Parrocchia di San Giorgio e la Diocesi di Padova, il Parco ha provveduto a riqualificare tale area, con una manutenzione straordinaria della vegetazione, la realizzazione di un percorso pedonale e di un area turistica attrezzata.
Ufficio Gestione Progetti
Parco Regionale dei Colli Euganei
Quando i Cinghiali sono di Troppo
Come ben noto, ormai da diversi anni il territorio del Parco è costretto ad affrontare l’importante problema della presenza del cinghiale (Sus scrofa L.), una specie che ha conosciuto negli ultimi decenni una considerevole espansione demografica in tutto il Paese. I primi avvistamenti risalgono al 1997, epoca in cui probabilmente hanno avuto luogo le prime immissioni non autorizzate di questa specie all’interno dell’area protetta. A partire da questi piccoli nuclei originari si è sviluppata una popolazione di notevoli dimensioni la cui crescita è stata purtroppo agevolata da molti fattori favorevoli tra cui un ambiente idoneo, un clima sicuramente poco ostile, molteplici fonti di cibo sia naturali (ghiande, castagne, radici, tuberi, piccoli insetti) che di origine antropica (mais, viti, ecc.) e la totale assenza di predatori naturali.
I fattori ambientali e alimentari favorevoli influiscono sulla riproduzione passando dall’ordinario parto all’anno (media di 5-6 piccoli per volta) fino a tre parti in due anni portando la popolazione a raddoppiare nel giro di un’annata. Parallelamente alla crescita della popolazione si registra un aumento esponenziale dei danni causati sia all’ambiente naturale sia alle attività antropiche, determinati principalmente dalla ricerca di cibo, e il verificarsi di incidenti stradali legati agli spostamenti notturni di questi animali. Una questione fondamentale è che l’introduzione di una nuova specie in aree dove questa non è mai stata presente (almeno non in tempi recenti) comporta lo sconvolgimento dei delicati equilibri naturali che si sono instaurati nel tempo in quelle determinate zone con effetti anche molto rilevanti. Da alcuni anni l’Ente Parco realizza delle azioni di contenimento che constano essenzialmente nella cattura con chiusini e nell’abbattimento diretto. Queste due metodologie, utilizzate in maniera complementare, permettono di agire in maniera significativa sia sulle classi più giovani sia su quelle adulte.
Dal 2007, su suggerimento dell’attuale ISPRA, il Parco si è dotato di una squadra di proprio personale che, con la collaborazione di selecontrollori abilitati coordinati dall’Ente e di personale istituzionale di PP e CFS, nel corso degli anni sta ottenendo risultati significativi anche se altalenanti a causa di finanziamenti non regolari. Da quel momento i capi rimossi dal territorio sono aumentati in maniera rilevante e dal 2007 ad oggi ammontano a più di 7000 unità. Per quanto riguarda il problema degli incidenti stradali, l’Ente Parco ha installato catarifrangenti antiselvaggina in tre tratti stradali particolarmente interessati dal fenomeno e intende estendere la rete viaria coinvolta in questo tipo di intervento. L’Ente Parco vuole sottolineare l’importanza della prevenzione. Da alcuni anni è presente un fondo regionale che, oltre al risarcimento dei danni, permette di finanziare l’installazione di opere di difesa delle colture con la corresponsione anche fino al 90% della spesa dei materiali necessari.
Ufficio Forestale
Parco Regionale dei Colli Euganei
Tot. cinghiali rimossi 2001/2016 – Dati aggiornati al 14/10