Il Vegro

Colli Euganei
Il Vegro

Il termine vegro nei Colli Euganei è attribuito solitamente ai terreni aridi, sassosi e improduttivi. Sono di origine sedimentaria formati da substrato calcareo, soprattutto in scaglia, che un tempo sono stati messi a coltura dall’uomo ma che, a causa della ridotta fertilità e della difficoltà di lavorazione, sono stati poi con il trascorrere degli anni per la maggior parte abbandonati.Si presentano costituiti da prati aridi con presenza prevalente di graminacee dove dominano Bromus erectus e Brachypodium rupestre, generalmente la copertura erbacea è di tipo discontinuo rappresentata da ciuffi d’erba in mezzo a porzioni di terreno sassoso scoperto; in alcuni casi, dove il terreno è più profondo e fertile, la cotica erbosa riesce a coprire tutta la superficie. Nelle zone più abbandonate si sono sviluppati anche dei cespuglieti costituiti da rosa di macchia, biancospino, pruno e mandorlo selvatico, ginestra, ginepro, etc. Questi terreni se lasciati evolvere naturalmente probabilmente tenderebbero gradualmente a trasformarsi in una boscaglia, tipica degli ambienti termofili, evolvendo a lungo andare verso il bosco originario a roverella, carpino e orniello. Secondo uno studio recente coordinato dalla prof. Tornadore dell’Università di Padova – Dipartimento di Biologia che ha prodotto la “Carta della vegetazione di Colli Euganei”, emerge che i prati aridi dei Colli Euganei, dal punto di vista sintassonomico, appartengono alla classe Festuco Brometea.  In particolare le formazioni euganee possono essere riconducibili all’ordine che comprende le praterie mesoxerofile submediterranee e medioeuropeo atlantiche. Nei Colli Euganei sono presenti soprattutto nella parte meridionale in particolare nei Comuni di Arquà Petrarca, Baone, Cinto Euganeo ed in parte Lozzo Atestino.

Le aree più importanti per estensione si trovano presso:
– le pendici del Monte Cecilia, in località Cà Chimelli – Comezzara in Comune di Baone;
– il versante meridionale del Monte Calbarina in Comune di Arquà Petrarca;
– le località Mottolone, Val di Spin, Val di Gru e Valle di Sotto in Comune di Arquà petrarca e Baone;
– le località Sassonegro Val Chiusa in Comune di Arquà Petrarca.

Poi esistono anche altre aree più piccole che presentano caratteristiche riconducibili alle formazioni erbose seminaturali quali ad esempio presso la località Scaiare in Comune di Baone e presso il Monte Lozzo in Comune di Lozzo Atestino. Come già accennato nell’introduzione i vegri sono degli importanti serbatoi di biodiversità che con la direttiva Habitat sono stati ufficialmente riconosciuti a livello comunitario come habitat da tutelare.  I “vegri degli Euganei” sono importanti anche per la presenza, in alcuni periodi dell’anno, di stupende fioriture di orchidee selvatiche appartenenti a diversi generi (Orchys, Ophrys, etc.) e, in alcuni di essi, anche per la presenza della Ruta Patavina (Haplophyllum patavinum), che seppur non essendo considerata a livello europeo una specie minacciata, trova negli Euganei la massima penetrazione occidentale del suo areale e l’unico punto di penetrazione in Italia.
In sintesi comunque si possono trarre alcune considerazioni di base per capire il ruolo e le caratteristiche di questi particolar habitat nel territorio dei Colli Euganei. Il primo punto da considerare è sicuramente l’importanza della flora presente; come già ricordato in precedenza si trovano molte specie quali: Bromus erectus, Artemisia alb,Brachypodium rupestre, Haplophyllum patavinum, Thymelaea passerina, Onosma echioides, Erucastrum nasturtiifolium, Teucrim montanum, Campanula glomerata, Prunella grandiflora, Hieracium umbellatum, Ammoides pusilla, Bromus inermis, Pistacia terebinthus, Trigonella gladiata, etc. Un cenno particolare meritano gli individui appartenenti alla famiglia delle Orchidacee fra cui troviamo specie quali Orchis sphegodes, Orchis purpurea, Orchis morio, Orchis simia, Anacamptys pyramidalis, Ophrys bertoloniiformis, Ophris holoserica, Spiranthes spiralis, Oprys apifera, etc. Il secondo aspetto riguarda l’entomofauna che vede negli insetti appartenenti all’ordine dei Lepidotteri una presenza notevole come già accennato in precedenza. In particolare “i vegri contribuiscono in duplice modo al mantenimento di ricche faune di Papilonoidea in maniera diretta, fornendo piante nutrici per numerose specie, e in maniera indiretta fornendo cibo agli adulti di questi ed altri taxa”. Fra le specie più frequenti si ricorda Polyommatus bellargus, Hipparchia statilinus (entrambe tipiche frequentatrici di questi habitat), Iphiclides podalirius, Coenonympha pamphilus, etc. Il terzo aspetto riguarda l’avifauna che nei vegri, anche grazie alla vegetazione tipicamente mediterranea presente ai margini dei prati, trova specie importanti che non frequentano habitat alternativi quali il Succiacapre (Caprimulgus europaeus), l’Upupa (Upupa epops), l’Occhiocotto (Sylvia melanocephala ), la Sterpazzola (Sylvia communis) e lo Zigolo nero (Emberiza cirlus).

I VEGRI COLLI EUGANEI

● Sassonegro località Pajone – Arquà Petrarca
● Monte Cecilia – Baone
● Monte Calbarina – Arquà Petrarca
● Monte Mottolone – Arquà Petrarca, Baone
● Monte Lozzo – Lozzo Atestino
● Val di Spin – Rumpiani – Arquà Petrarca
● Casa De Battisti – Amolaro – Arquà Petrarca
● Monte Cero – Baone
● Monte Orbieso – Galzignano Terme

Bibliografia
Parco Regionale dei Colli Euganei
www.parcocollieuganei.com