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Veneti del Brasile alla scoperta dei Colli Euganei

Veneti del Brasile
alla scoperta dei Colli Euganei

Ci sarà un legame più stretto tra la zona euganea e il sud del Brasile nel nome dell’amicizia e della riscoperta delle origini e tradizioni. Arquà Petrarca, Cinto Euganeo, Vo’ e Monselice sono i luoghi che la delegazione ha visitato in una delle tappe più suggestive del soggiorno in Veneto. Componenti della delegazione di Faxinal do Soturno, una città dello stato del Rio Grande do Sul, il sindaco Clovis Alberto Montagner, il consigliere Paulo Pio Soldera, Avida Brondani, Elvis De Nardin, Adagir Rorato, Nilva Zanini Rorato, Oni Montagner, Marilene da Rosa Montagner, Adriano Tolfo, Rosane Zolin, Luiz Pozzer, Bruna Mezzomo Neubauer, Vera Giuliani Dall’Asta e Neusa Vizzotto Cervo e Ieda Moro da Rosa.
Il percorso che ha portato la delegazione brasiliana in Veneto è cominciato circa due anni fa grazie alla rete dei veneti nel mondo ed in particolare tra le associazioni Delta Polesine, Fierevolution e la Società Italiana di Faxinal do Soturno che da anni collaborano per sviluppare progetti culturali e sociali. «Il sogno si avvera – dicono alcune persone del gruppo per la prima volta in Veneto ed in Italia – ovvero tornare nei luoghi di origine dai quali partirono i nostri antenati alla fine del 1800 quando emigrarono per cercar fortuna in Brasile».
Il programma del soggiorno in Veneto ha previsto soprattutto la visita a realtà produttive ed imprenditoriali soprattutto nel settore agricolo ed enogastronomico. Dalle aziende che producono e lavorano ortaggi per la surgelazione alle cantine eccellenza dei Colli Euganei, dalle imprese risicole (del Delta del Po) all’antico frantoio dell’olio d’oliva.

Faxinal do Soturno

Eccellenze locali che i brasiliani hanno potuto conoscere ed apprezzare scoprendo come in un territorio così piccolo sotto il profilo dell’estensione e delle distanze, ci siano tante differenze e peculiarità di prodotti di altissimo livello qualitativo. «È importante tramandare la nostra identità – ha aggiunto il sindaco Clovis Montagner – ed è un grande piacere tutelare e divulgare la nostra cultura, la nostra storia, la nostra lingua, che rappresentano una sorta di eredità da tramandare di generazione in generazione affinché nelle nostre comunità brasiliane resti sempre viva la cultura dei nostri nonni e bisnonni che sono emigrati dal Veneto». Le associazioni venete nel mondo rappresentano un punto d’incontro molto importante per creare una rete di contatti con i discendenti di quegli emigrati che lasciarono l’Italia in cerca di fortune oltreoceano. Oggi esiste un veneto fuori dal veneto soprattutto in Brasile dove moltissimi sono i discendenti che con orgoglio e impegno hanno trasformato zone impervie e spopolate in fiorenti città che rappresentano il motore economico di quelle zone. Tra i partecipanti, quasi tutti per la prima volta in Italia, conoscere le zone da cui sono partiti i loro antenati si è trasformato non solo in una semplice visita turistica ma la riscoperta delle proprie radici, della cultura che hanno ricevuto dai rispettivi bisnonni, dai nonni e dai padri e a cui non sono mancati momenti di emozione figli non solo di stati d’animo comprensibilissimi ma anche per una sorta di riscatto sociale che essi hanno compiuto per i loro antenati che non sono mai potuti venire in Italia e nel Veneto.

«La nostra associazione veneta di Faxinal do Soturno è l’unica che promuove corsi di lingua italiana nella nostra città – spiega Avida Brondani, professoressa di italiano – soprattutto con i bambini e ragazzi affinchè possano legarsi di più alla loro origine italiana e veneta». Tra le tante attività culturali e ricreative che vengono promosse in questi paesi della cosiddetta “Quarta Colonia” dell’emigrazione italiana in Rio Grande do Sul, anche le feste patronali, incontri con gli anziani, cene o pranzi a tema gastronomico rigorosamente veneto in cui la polenta non manca mai.

Marco di Lello