Villa Buzzaccarini di Marendole… Cinque secoli di storia
Villa Buzzaccarini di Marendole:
cinque secoli di storia
Andrea Gloria nel suo volume “Territorio Padovano Illustrato” del 1862, ci racconta che nel sito dove ora sorge Villa Buzzaccarini le cronache storiche riportano l’esistenza di una “rocca, che fu distrutta da Ezzelino nel 1237” e che si ergeva su Marendole e “vi difendea un tempo il fiume”.
Il fiume Bisatto, era a quei tempi una grandissima risorsa poiché permetteva il trasporto su chiatte verso Padova della “scaia” che qui si estraeva. La “scaia” era la materia prima per fare la calce e il Monte Fiorin ora scomparso proprio a causa dell’attività estrattiva, per molti anni ha sopperito alle esigenze edilizie di Padova.
Ancora visibile sul lato sud dell’adiacenza, è il basamento della suddetta rocca, che si contraddistingue dal resto dell’edificio per la sua particolarissima tessitura muraria caratterizzata dall’alternarsi di blocchi di trachite e strati di scaglia o mattone. La prima documentazione storica relativa alla Villa risale al 1567, e la famiglia Buzzaccarini (nella persona di Giustina) ne è già proprietaria. Da questo punto in poi comincia a stratificarsi la documentazione relativa ad un complicato articolarsi del complesso, che porterà alla fine alla attuale conformazione.
Per citare i passaggi più importanti, Villa Buzzaccarini compare nel Catasto Napoleonico in una iscrizione del 1808, mentre il Catasto Austriaco ci conferma che nel 1838 la proprietà, fino ad allora interamente di pertinenza della Villa, era già stata divisa in due parti per mezzo di un muro ancora oggi visibile sul davanti della Cappella Gentilizia, testimone dell’antica alienazione.
In epoche più recenti la Villa, probabilmente proprio per la sua particolare posizione, fu adibita a quartier generale Italiano durante la prima guerra mondiale, alcuni dei calendari murali incisi nell’intonaco dai soldati sono ancora ben visibili dopo il restauro.
Nell’ultimo dopoguerra, il complesso monumentale viene acquisito dalla società “Rocca di Castello”, e negli anni novanta finalmente passa alla proprietà attuale che inizia il restauro nel 2006. Tre anni di lavoro mettono in salvo la Villa preservandola da crollo sicuro; l’intervento interessa la messa in sicurezza, il consolidamento ed il restauro dell’intera struttura, dalle fondamenta al tetto, e riporta alla luce gli splendidi affreschi del piano nobile, che in qualche caso si credevano perduti.
Il tutto ovviamente rispettando il valore e il fascino dei materiali di costruzione originali, che sono stati interamente riutilizzati in tutti i casi dove è stato possibile.
Villa Buzzaccarini di Marendole
via Marendole 11, Monselice (Pd)