Home » Colli Euganei » Luoghi da Visitare » Ville e Giardini » Villa Contarini Rota

Villa Contarini Rota

Villa Contarini
Rota – Piva

Panoramica di Villa Contarini
Nel comune di Cinto Euganeo si incontra Valnogaredo, piccola frazione che sorge in una verde conca collinare a circa un miglio da Vò e che vanta un glorioso passato. Arrivando da Este, prima di affrontare la dolce salita che devia a destra il percorso diretto a Vò, spicca tra le abitazioni e le file di siepi e cipressi in tutta la sua semplice maestosità Villa Contarini – Rota, oggi Piva. La residenza è appartenuta alla nobile famiglia veneziana dei Contarini, i quali amavano godersi la frescura dei Colli Euganei assaporando i deliziosi prodotti del territorio.

Villa-Contarini
La vita nel palazzo era briosa, ricca di feste, balli e giochi per la gioia dei padroni e dei propri ospiti. Ancor oggi, quando raggiungo la Villa, mi sento attratta dalla tranquillità e dai colori dei Colli, proprio come all’epoca lo è stata la famiglia dei Contarini. Nei pressi del palazzo, ai lati della strada, troneggiano due statue settecentesche dell’ “abbondanza” e dell’ “agricoltura” che mi danno un fortunato benvenuto.

L'abbondanza

L'Agricoltura, Villa ContariniProseguendo per la strada mi trovo alle porte del cancello d’ingresso, dove le colonne ai lati sostengono alcune statue in costume veneziano, che sembrano far da guardia al piccolo orto – vigneto. Sono ciò che rimane di una ricchezza statuaria che un tempo abbelliva la Villa ed il giardino. Il palazzo viene costruito dai fratelli Angelo e Domenico Contarini (nobile famiglia veneziana) ed ampliato successivamente nel corso degli anni. L’ultimo restauro, datato 1704, viene fatto eseguire da Domenico IV Contarini. Nel 1763 la tenuta del palazzo si amplia con l’aggiunta delle adiacenze, o barchesse. Ed è proprio in questo periodo che Giulio III Contarini fa affrescare e lavorare a stucco alcune camere dell’edificio da Jacopo Guarana (1720 – 1807), allievo di Gianbattista Tiepolo. Di particolare bellezza sono le pareti ed il soffitto della sala centrale del primo piano che ritraggono scene tratte dal volume il pastor fido del Cav. Giovanni Battista Guarini, in particolare “Il matrimonio”, “Il Giuoco di mosca cieca”, e la “Danza nell’Olimpo”. Tali opere si possono tutt’ora apprezzare e rendono il palazzo ancora più interessante e ricercato dagli amanti dell’arte.

Villa-Contarini-BarchessaIn una recente visita ho potuto riscontrare la veridicità e la bellezza di queste «pitture ariose, con vivi colori, dolci e morbide nel disegno, calde di quei toni che sono la caratteristica, la forza, il segno inconfondibile della pittura di scuola veneziana». Si tratta di «composizioni ardite, grandiose, dove le figure si distaccano e si muovono lontane da sfondi montuosi che richiamano la dolcezza dei Colli Euganei. Sono belle pitture, ricche di ori del più puro zecchino, incorniciate da fantasiosi motivi architettonici, chiuse da ornati vasti, intramezzati da fiori, foglie e conchiglie. Sono affreschi che hanno saputo distaccarsi dal fatale declino della pittura veneziana e rappresentano uno degli ultimi sprazzi, una delle ultime luci di un’arte che seppe affermare i valori dello spirito»*. Al termine di una barchessa vi era un vasto salone detto “del bigliardo”.

Villa-Contarini-fontanaQui, in origine «alle pareti tirate a marmorino erano appesi specchi, incorniciati da decorazioni a stucchi colorati raffiguranti metope, mascheroni, cordoni floreali, amorini che soffiano in cornucopie facendone uscire getti d’acqua, e da fantastici uccelli»*.

Est di Villa-Contarini
Il tempo però, ha fatto in modo che questi ultimi capolavori risultino danneggiati e, in parte, assenti. La mia passeggiata tra i tesori del passato prosegue lungo l’amena e deliziosa tenuta della Villa. Domenico IV Contarini, per rendere più accogliente il palazzo decide di curare l’aspetto del giardino inserendo giochi d’acqua, gradinate, statue ed un lungo viale alberato che congiungeva il Canale Bisatto al palazzo. Il giardino è stato soggetto a sostanziali trasformazioni con il cambio generazionale dei proprietari, in particolare quando, nel 1860 la Villa diventa proprietà della famiglia Rota.

Villa-Contarini-dalla-strada
Leggo nei Ricordi d’infanzia di Raffaello Rota (figlio di uno degli ultimi proprietari) «(…) il nonno cominciò con l’eliminazione dei bellissimi giardini che ornavano la zona antistante l’edificio, sostituendoli con vigneti e popolando le adiacenze di numerosi pennuti». Ancora oggi, infatti, è possibile vedere, in alcuni angoli del giardino, le diverse voliere, testimonianza di questa particolare passione. L’area verde, sebbene priva dei suoi originari ornamenti, mi permette tutt’ora di apprezzare il suo antico splendore di giardino all’italiana a pianori digradanti.

Villa-Contarini-Voliera
Mi perdo ad osservare le statue sulle balaustre e i pinnacoli d’epoca… e per qualche istante mi tuffo nel passato, respirando la magica atmosfera che si diffonde per tutta la Villa.

 

Villa-Contarini-con-Neve
Villa-Contarini Foto d'Epoca
Villa-Contarini

*Splendori del Settecento a Valnogaredo –  note di storia ed arte, di Carlo Timolini, 1957

Elena Rota

Info
Villa Contarini Rota Piva
Cinto Euganeo – Valnogaredo