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Villa Contarini Giovanelli Venier

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Villa Contarini
Giovanelli Venier

Il complesso rappresenta uno dei più alti esempi di urbanistica organizzata sull’impianto di una villa veneta. Tra il XVI e XVIII secolo un ramo della grande famiglia veneziana dei Contarini acquisì vasti possedimenti nel versante occidentale dei Colli Euganei tra cui anche il medievale castello della Nina. Una preziosa testimonianza del 1605 ricorda anche un “altiero palazzo” di proprietà di Alvise Contarini di tipologia tradizionale e dall’accentuato verticalismo. Esso presenta una pianta quadrata tripartita con al centro i saloni sovrapposti e ai lati le stanze e uno scalone interno; un basso pianterreno di servizio che serve a “staccare” da terra i due alti piani nobili, l’uno sovrapposto all’altro ed architettonicamente differenziati ed infine un piano sottotetto per la servitù. Le finestre sono caratterizzate da vivaci balaustre in pietra, da timpanetti triangolari ed arcuati oppure con archi decorati in chiave da eleganti modiglioni. Lo stile classico è riservato al settore centrale del prospetto principale, volto a sud, dove si osserva la canonica sovrapposizione di colonne e paraste: tuscaniche al primo piano, ioniche al secondo e corinzie sul frontone del tetto. A decorare le chiavi d’arco della trifora del secondo piano nobile sono tre splendide protomi probabilmente interpretabili come un guerriero lanzichenecco affiancato da due nobili regine.

Scale-Villa-Contarini
L’elemento più interessante è costituito dalla scala esterna a due rampe semicircolari raccordata ad una terza che poggiando su un’arcata, raggiunge l’ingresso principale del palazzo. Al palazzo, nel corso del XVII secolo, si aggiungono un oratorio, un’osteria e una piazza che con il porto fluviale daranno origine ad un piccolo centro abitato. Nel XIX secolo il palazzo subì una totale ristrutturazione, in vista di un ammodernamento voluto da Maria Giovanelli-Venier, che ne modificò la pianta: sul lato posteriore dell’edificio venne aggiunto un corpo aggettante semiottagonale destinato ad ospitare la monumentale scala “a bovolo” del Meduna. Nel 1927 il palazzo di Vo’, ormai frazionato e svuotato degli arredi, fu acquistato dall’industriale vicentino Gino Bonazzi e successivamente dal pittore bolognese Mario Pozzati, antifascista, che fece della villa la sua residenza e in cui nacque il figlio Concetto famoso pittore contemporaneo. Più tardi il Pozzati cedette la villa al commerciante Sirio Landini che a sua volta, nel 1943, la diede in affitto alle Suore Elisabettine di Padova. Nel dicembre 1943 la villa fu requisita dai repubblichini di Salò e utilizzata come campo di concentramento degli ebrei delle province di Padova e Rovigo: da allora, per circa sette mesi e cioè fino al luglio 1944 nel campo di Vo’ vennero detenute fino a 60 persone arrestate in ottemperanza alla circolare del 30 novembre 1943 emessa dal Ministero degli Interni della Repubblica di Salò Buffarini Guidi. Il 17 luglio 1944 gli ebrei allora presenti nel campo vennero prelevati dai tedeschi, incarcerati a Padova, trasferiti poi a Trieste nella risiera di S. Sabba ed infine tradotti-stipati in vagoni merci, nel campo di lavoro e di sterminio di Auschwitz-Birkenau in Polonia. Degli ebrei già detenuti a Vo’ soltanto tre sopravviveranno. Il 17 luglio del 2001, all’esterno del palazzo, venne collocata una lapide che riporta i nomi dei 47 ebrei qui deportati.

“Museo della Shoah e del Paesaggio”

Info
Villa Contarini Giovanelli Venier
Piazza Santimaria, 240
35030 Vo’ Vecchio (PD)

Orari di visita
Venerdì: 15 – 18
Sabato:  9 – 12.30 e 15 – 18:30
Domenica e festivi: 9.30 – 12:30 e 15 – 18.30
Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura.

Associazione Culturale CreatiVo’

Telefono 342 5756959 (Segreteria)
Telefono 340 1173880 (Giuliano)

www.creativo01.com
e-mail: creativo.ac@gmail.com
facebook: villacontarinigiovanellivenier