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Sclerotinia tuberosa

DUMONTINIA TUBEROSA

Dumontinia tuberosa (Hedwig) Kohn
Sclerotinia tuberosa (Hedwig ex Fries) Fuck

Carpoforo: da 1 a 3 cm. di diametro, sempre a forma di coppetta rialzata dal terreno, concava, imbutiforme, molto spesso con una leggera depressione, al centro porta delle venature crespate, il margine inizialmente arrotondato, poi crenulato irregolare, il colore interno è bruno, marrone rossastro, mentre esternamente è grigio, ocra, camoscio, con l’umidità però il carpoforo è tutto dello stesso colore, cioè bruno-carneo, traslucido.
Gambo: da 3 a 8 cm., molto slanciato, sinuoso, flessibile, cavo, tutto rivestito di una fine peluria setosa di color bruno nerastro, svasato a forma di cono verso l’alto, per poi assottigliarsi verso il basso diventando quasi fliforme, dove è inserito ad uno sclerozio grande più o meno come una nocciola di color nerastro, molto spesso vuoto all’interno, ed è proprio in questo piccolo tubero che il fungo trova il suo nutrimento.
Carne: molto esile, di consistenza molle, elastica, fragile, acquosa, di color bruno rossiccio, senza odori e sapori particolari.
Spore: 12-16 x 6-7 micron, ellisoidali, lisce, ialine, biguttulate, gli aschi contengono 8 spore e sono amiloidi.
Habitat: cresce nei boschi umidi in primavera, dove fiorisce l’Anemone dei boschi, Anemone nemorosa L. Monte Venda, Monte Vendevolo, Monte Vignola, Monte Pendice ecc.
Commestibilità: senza valore commestibile.
Osservazioni: è un piccolo funghetto, molto difficile da individuare, lo si trova soltanto se si conosce l’habitat nel quale si sviluppa, cioè vicino all’Anemone nemorosa L. Può crescere singolo o in piccoli gruppi, appena riaffiorante dal terreno, mentre il gambo è quasi tutto interrato fino allo sclerozio del quale si nutre. Alcuni autori sostengono che vive da parassita sui rizomi disgregati dell’Anemone nemorosa, comunque fungo e fiore li troviamo sempre assieme. Può succedere di scambiarlo con la Stromatinia paridis, altro piccolo funghetto a forma di coppa più o meno dello stesso colore, anch’esso con lungo gambo sempre tutto interrato. Quest’ultimo è stato raccolto qualche tempo fa da due amici micologi nel versante est del Monte Venda dove cresceva cespitoso sopra il rizoma del Polygonatum multiflorum (L.) All. (Sigillo di Salomone). Essendo molto simili macroscopicamente necessitano di esame microscopico per la determinazione.

I Funghi, in (a cura di) Gastone Cusin, Giancarlo Zanovello, I Funghi dei Colli Euganei, 2012.
Testo e Foto di proprietà del Gruppo Micologico Naturalistico Culturale di Monselice e Teolo, per loro gentile concessione.