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Monte Alto, Tesori Naturalistici e Culturali

Monte Alto

Tesori Naturalistici e Culturali del Monte Alto

A sud-ovest del centro abitato di Montegrotto Terme sorge il Monte Alto, il quale nel versante che guarda verso levante ospita una struttura merlata che ricorda in qualche modo un antico maniero. La struttura è quella che chiamiamo attualmente “Villa Draghi”, ma la sua storia si perde nei meandri del tempo.
Il primo ad interessarsi di questo sito, nel XVII° secolo (precisamente nel 1675), fu un ricco personaggio, Alvise Lucadello, che acquistò degli appezzamenti di terreno nella zona fra Monte Alto e Monte Castello, quest’ultimo è la propaggine a levante della villa, sulla cui sommità presenta una struttura a forma di torre, chiamata dai locali “La Torre di Berta”.

Villa Draghi

Lucadello acquistò in tutto 80 campi ed anche gran parte dell’antico abitato di Montegrotto, che in quel tempo si chiamava San Piero Montagnon, divenne inoltre anche proprietario di un’antica sorgente (sembra che in qualche modo astuto, sia riuscito a sottrarla ad una donna che abitava in quel luogo) preziosa per quel tempo, nei pressi della quale costruì una Villa da sogno, ornata di 133 statue a grandezza naturale, proprio dove ora c’è Villa Draghi. Dopo nemmeno due secoli, attorno alla metà dell’Ottocento, non avendo i suoi eredi saputo conservare la dimora, la cedettero ormai fatiscente a Pietro Scapin.
Un altro aspetto interessante di questi luoghi sono i tesori naturalistici e botanici che possiamo incontrare nel grande parco boschivo dietro l’attuale villa.
Nel sentiero che sale verso la cima del Monte Alto c’è un camino vulcanico di esplosione formato da breccia trachitica, inoltre possiamo incontrare anche tre cave di grande suggestione: a nord del Monte Oliveto troviamo la Cava di trachite Bonolo e la Cava Calton, in cui incontriamo tutte le rocce vulcaniche che formano i Colli Euganei, mentre la Cava di perlite riolitica si trova nel versante sud del Monte Alto.
Oltre alle cave c’è la cosidetta “Vae dee Criveare”, situata fra il Monte Alto e il Monte Trevisan, chiamata così perché qui in passato venivano immersi nell’acqua i rami giovani di castagno che venivano usati poi per realizzare “El Crivè’o” un recipiente ottenuto intrecciando i rami giovani “poe” di castagno. In questa zona c’è anche una sorgente la “Fontana dea Piva”, ed è proprio lì che a primavera incontriamo una suggestiva fioritura.
Il versante a ponente del Monte Alto invece viene chiamato dai locali “Brecaeon”, questo sito è molto importante sotto l’aspetto vegetazionale perché vi fiorisce la stessa flora che incontriamo sul Monte Ceva a Battaglia Terme: il Verbascum phoeniceum (Verbasco viola), l’Achillea tomentosa (Achillea gialla), la Centaurea triunfettii (Fiordaliso del triunfetti), il Dictamnus albus (Frassinella) e tre orchidee spontanee l’Orchis papilionacea (Orchidea farfalla), la Serapias vomeracea (Serapide) e Anacamptis piramidalis (Orchidea piramidale).
In questo gruppo collinare ci sono due alture che si chiamano Monte Alto: uno è il Monte Alto di Villa Draghi, l’altro si trova a ponente del Monte Trevisan, ufficialmente si chiama Monte Alto, ma i locali lo chiamano Monte dea Soiva (182 m ).

Ci sono molti altri “tesori” in questo interessante complesso collinare, lascio a voi la volontà e la curiosità di scoprirli!

Gastone Cusin