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Strofaria semiglobata

STROPHARIA SEMIGLOBATA

Sinonimi: Stropharia semiglobata
N.V. Strofaria semiglobata

Cappello: 1-4 cm. da emisferico a convesso, cuticola vischiosa a tempo umido, brillante con il secco, di color giallo oro con tonalità ocra verdognolo, il margine è aperto frangiato per i resti di velo.
Lamelle: molto larghe, alte, bifide, con molte lamellule di varia lunghezza, inizialmente grigie, poi violaceo bruno scuro, adnate al gambo, il filo è intero, biancastro.
Gambo: 4-8 x0,2-0,6 cm. lungo rispetto al cappello, slanciato, esile, midolloso poi vuoto, vischioso con il tempo umido, di color ocra brunastro, molto profondo nel substrato, ha un anellino membranoso, evanescente, che lascia una traccia scura sul gambo che è pruinoso biancastro in alto.
Carne: tenera, esigua, di color crema, odore acidulo, sapore leggermente amaro.
Spore: 15-20 x 8-10 micron, ellissoidali, lisce, con poro germinativo. Sporata: Violaceo-nera.
Habitat: lo possiamo trovare quasi sempre su escrementi di animali, in primavera-autunno. Località: “Parco delle Frassanelle”, “Montecchia”, “Rovolon”,  “Passo del vento”, ecc.
Commestibilità: non commestibile.
Osservazioni: è un piccolo funghetto di pochi cm. tutto di color giallo oro, molto vischioso, con il cappellino rotondo che sembra sia stato tagliato a metà, tanto sono alte le lamelle che a maturazione delle spore diventano scure con il filo bianco. Cresce subito dopo le piogge dalla primavera all’autunno lungo i sentieri, le strade, ovunque ci sia del letame di animali, mai singolo ma con più esemplari in vari stadi di crescita. Molti sono i funghi che crescono sugli escrementi, cioè i Coprinus i Panaeolus e le Psilocybi, tutti hanno qualcosa in comune, sono allucinogeni.

I Funghi, in Gastone Cusin, Giancarlo Zanovello (a cura di), I Funghi dei Colli Euganei, 2012.
Testo e Foto di proprietà del Gruppo Micologico Naturalistico Culturale di Monselice e Teolo, per loro gentile concessione.